Chi è Susanna Di Pietra: tutto sull’interprete LIS della Protezione Civile

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Chi è Susanna Di Pietra, l’interprete che utilizza il linguaggio dei segni? La vediamo tutti i giorni alle ore 18:00 al fianco di Angelo Borrelli, il capo del Dipartimento della Protezione Civile e durante le conferenze, si occupano di comunicare a tutti gli italiani i numeri dell’emergenza Coronavirus in Italia indicando quanti sono i contagi, i guariti e coloro che purtroppo non sono più tra noi.

Susanna Di Pietra si occupa di comunicare tutti questi dati anche ai non udenti, traducendo tutto in LIS (Lingua italiana dei segni).

Chi è Susanna Di Pietra: l’interprete del linguaggio dei segni

Susanna Di Pietra, l’interprete che si occupa di comunicare attraverso il linguaggio dei segni a tutti gli italiani, ormai è un volto noto nelle televisioni italiane. La ragazza ha 33 anni e da 12 anni lavora come Assistente alla Comunicazione.

Oltre ad intraprendere la carriera da interprete LIS, studia Scienze della Formazione Primaria e nel 2014 ha fondato la CODA (Children of Deaf Adults) nella quale copre il ruolo di vicepresidente. Questa associazione si occupa di quelle famiglie composte da membri non udenti. Si impegna nell’organizzazione di campi estivi, riunioni e incontri per aiutare le famiglie ad accettare le difficoltà per crescere i figli non udenti nel modo più giusto possibile.

Lei stessa è figlia di genitori sordi e dichiara che:

I miei genitori sono sordi, la lingua dei segni è stato il mio idioma materno, la mia prima forma di comunicazione. Mia mamma poi ha insistito perché mi specializzassi e ho studiato da interprete. Da oltre dieci anni lavoro anche come mediatore nelle scuole

In un’ulteriore dichiarazione ha detto di essere sposata ma di non avere dei figli. La sua quarantena la sta vivendo infatti con suo marito, cimentandosi nella cucina e nella lettura.

Susanna Di Pietra: il ruolo nell’emergenza Coronavirus

É ormai noto che il compito di Susanna Di Pietra sia quello di far capire al popolo non udente tutte le novità sull’epidemia. Lei stessa dichiara che:

É una responsabilità enorme. Anch’io sento il peso delle informazioni che sono chiamata a illustrare attraverso non solo l’alfabeto dei segni, ma anche il linguaggio del corpo

La ragazza non ama esprimere i numeri di morte in una situazione di questo genere. Infatti, l’interprete pensa che i relatori devono impegnarsi a non esprimere le frasi con un tono allarmato o rassicurante: “Cerco di farlo nella maniera più precisa e completa possibile“. Susanna Di Pietra sa fare molto bene il suo lavoro. É sempre sincronizzata con i tempi e i suoi gesti iniziano e si interrompono esattamente quando iniziano e finiscono gli interventi.

Durante le conferenze, Susanna preferisce vestirsi di nero o comunque con colori scuri e non troppo appariscenti. Questo perché lei stessa pensa che sia un modo per non togliere l’attenzione del pubblico sui dati importanti che vengono comunicati. Inoltre, in questo modo i gesti e le espressioni facciali risultano più evidenti: “Mi piace sistemarmi, lo faccio da sempre, stavolta forse di più, è una forma di rispetto nei confronti di chi mi segue“.

L’interprete LIS rimarca il fatto che la sua priorità assoluta è quella di trasmettere sicurezza a tutti gli italiani: “Il tono neutrale è anche lo stile degli interpreti. E i sordi hanno bisogno di sapere senza panico”.