I bambini crescono in fretta, ma i primissimi mesi di vita sono quelli più importanti per il suo sviluppo cognitivo. La sua mente infatti è elastica e riesce ad immagazzinare moltissime informazioni, che non ricorderà in modo palese ma che entreranno a far parte per sempre del suo bagaglio di conoscenze pregresse.
Durante i primi due mesi di vita, il neonato impara a riconoscere il volto di sua madre, che segue costantemente, ridendo per un riflesso incondizionato. In seguito, inizia a rispondere anche a degli stimoli esterni, girando la testa se viene chiamato, e a sorridere in risposta, ovvero con un movimento volontario.
Tra i quattro e i sei mesi si notano cambiamenti più significativi, perchè il bambino comincia a ricordare: ad esempio, se vede il biberon, sa che è ora della pappa. Inoltre inizia ad emettere i primi suoni, in imitazione a quello che sente. A nove mesi comincia ad avere una percezione più esatta del mondo che lo circonda, in quanto apprende che gli oggetti esistono anche fuori dal suo campo visivo, ed ha paura degli estranei.
A dodici mesi inizia a scandire le parole, inizialmente soprattutto “mamma” e “papà”, e a rispondere ai comandi.