Lo Sviluppo personale: cos’è e come praticarlo

Mens sana in corpore sano“, uno spirito sano in un corpo sano potrebbe essere la chiave dello sviluppo personale, molto di moda oggi.

Che cosa è?
Il termine sviluppo personale copre tutte le pratiche il cui oggetto è la riscoperta di sé stessi, del proprio potenziale in vari campi, nell’ottica di una piena apertura verso il mondo. Si tratta, in una crescita armoniosa, che tende a sfruttare al meglio possibile le nostre capacità.

Da dove arriva?

La maggior parte delle tecniche di sviluppo personale sono associate al movimento New Age, nato negli Stati Uniti e la cui vocazione è quella di far evolvere la spiritualità degli individui, di risvegliare il loro spirito e il loro corpo e di ampliarne la coscienza.

Diffusosi durante tutto l’arco degli anni ’70 ed erede della teosofia, questa dottrina sostiene che tutte le religioni siano proiezioni e tentativi dell’uomo di sentirsi “divino”. New Age si differenzierebbe dalle medesime, in quanto opta per una spiritualità “effettiva”, con applicazioni pratiche e materiali. Specialmente sotto la guida di Louise Hay, il movimento New Age si propone di mostrare come il proprio inconscio, negativo al positivo atteggiamento, possa avere un impatto sullo sviluppo di malattie.

Pratiche.

Sono numerose. Alcune derivano da una lunga tradizione spirituale, altre si basano sulle ultime innovazioni tecnologiche. Tuttavia, tutte hanno un obiettivo comune, scoprire quell’energia interiore, che molto spesso la persona non sa nemmeno di avere:

  • pratiche orientali, come lo yoga, lo zen, le arti marziali, le quali puntano molto sulla meditazione ed il controllo di sé, al fine di consentire l’utilizzo delle proprie forze interiori.
  • ricerca di una migliore comprensione del proprio Io, per guarire le ferite interne. È il caso della psicoterapia classica, che cura i problemi psicologici attraverso l’analisi dei racconti della persona. Vi è pure la psicoterapia che utilizza la corporeità, attraverso diverse tecniche, come la sofrologia, in cui la persona è isolata dai propri sensi per incoraggiare la fantasia, contribuendo a trovare il proprio equilibrio, così come la bioenergia, con riguardo allo yoga, che tende a liberare le emozioni bloccate.
  • terapie cognitive e comportamentali, che lavorano su determinati sintomi, cercando di insegnare ai pazienti, che soffrono di problemi di comportamento, nuovi modi di essere pazienti, a partire dall’elaborazione di nuovi pensieri e attraverso tecniche di rilassamento.

Lo sviluppo personale ha interessato anche il mondo del lavoro, con il coaching, la gestione aziendale, ecc.

Infine, anche l’arte rappresenta un utile strumento per conoscere meglio e sviluppare le proprie capacità (arte terapia). O ancora: l’interpretazione dei sogni; il c.d. test Enneagramma, che aiuta a trovare il carattere dominante di una persona; il pensiero positivo, che insegna come controllare i flussi negativi attraverso il controllo del pensiero; e, infine, l’ipnosi, che riesce a porre termine ad alcune dipendenze attraverso uno stato di rilassamento profondo.
In quali casi si praticano?

Alcune tecniche di sviluppo personale, come le terapie cognitive e comportamentali o l’ipnosi, sono usate solo per superare le dipendenze (da tabacco, droghe, alcool). Altre, come lo yoga o zen, in caso di stress latente, consentono di raggiungere una forma di serenità interiore grazie al benessere fisico.

In generale, lo sviluppo personale mira al raggiungimento di uno stato di armonia psichica e spirituale e può, pertanto, interessare un grande numero di persone, senza che sia necessario soffrire di una dipendenza o una particolare ansia.
Quale scegliere?

L’ampia offerta delle pratiche di sviluppo personale è molto importante ed è necessario sapere scegliere tra la molteplicità dei loro approcci.

È importante, soprattutto, limitare le proprie esigenze secondo la situazione e la propria disponibilità. Anche se molte di esse esistono ormai da lungo tempo, tecniche come lo yoga richiedono tempo ed energia, se si vuole vedere il risultato. Senza dimenticare che ognuno deve scoprire ciò che meglio lo aiuta a sviluppare l’apertura delle proprie risorse interiori.

Guardati dalle sette!

Chiedere il parere di persone di cui ti fidi (medici, psicologi, persone nelle vicinanze) è essenziale per evitare di entrare a far parte di fazioni marginali o, addirittura, di sette. E’ consigliabile fidarsi unicamente delle federazioni o associazioni riconosciute, che vantano una competente e riconosciuta professionalità.

Scritto da Valeria Citraro

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