Chi era Sylva Koscina: vita privata e curiosità sull’attrice jugoslava

Chi era Sylva Koscina: icona provocante degli anni '60 e '70 del cinema italiano, nota per le sue interpretazioni nei film della commedia italiana.

Sylva Koscina è stata un’attrice, famosa principalmente per aver recitato in molte pellicole della commedia italiana degli anni ’60 e ’70. Grazie alla bravura e alla sua bellezza recitò anche in alcuni film di Hollywood.

Sylva Koscina

Nacque il 26 dicembre 1933 a Zagabria. Si trasferì in Italia, durante la seconda guerra mondiale, e frequentò il corso di fisica all’università di Napoli. Durante il 1955 Koscina esordì al cinema in un piccolo ruolo accanto a Toto nel film “Siamo uomini o caporali”, lo stesso anno ottenne un’importante ruolo nel film “Il ferroviere”.

Sylva Koscina divenne in poco tempo una delle attrici più richieste, non solo per la sua bravura ma anche per la sua figura attraente e fotogenica. Il suo più grande successo fu accanto a Sordi nel film “Ladro lui, ladra lei”, per poi comparire in altre pellicole importanti degli anni ’50 e ’60, come “Mogli pericolose” e “Copacabana Palace”. Alla fine degli anni ’60, come molte attrici italiane, girò alcune pellicole ad Hollywood accanto a Kirk Douglas e a Paul Newman, e posando per un servizio fotografico su Playboy. Durante gli anni ’70 e ’80, dopo essere tornata in Europa, alternò ruoli importanti a ruoli da comparsa in diverse pellicole cinematografiche, tra cui “La mala ordina” e “I seduttori della domenica”. Il 1972 affiancò Mike Buongiorno e Paolo Villaggio nella conduzione del Festival di Sanremo, ottenendo un’ottimo successo anche tra il pubblico televisivo. Il 26 dicembre 1994, all’età di 61 anni, morì per un tumore al seno.

Vita privata

L’attrice fu spesso protagonista di molti gossip per i suoi flirt con diversi attori, tra cui Paul Newman e Alberto Sordi. All’iniziò degli anni ’60 si sposò, in Messico, con Raimondo Castelli, da cui si separò nel 1967 a causa della bigamia del marito. Nel 1990 iniziò una relazione con il regista Enrico Roseo.

Curiosità

Durante gli anni dell’università, visse in un convitto di suore. L’attrice era famosa per i suoi atteggiamenti divistici, dovuti alla sua megalomania e al suo vizio di parlare di sé in terza persona. Allo stesso tempo risultava simpatica e divertente per la sua schiettezza e la mancanza di volgarità. Nel 1960 acquistò una villa lussuosa a Marino, con arredi del XVI secolo e dipinti, in seguito ad un’inchiesta fiscale fu costretta a venderla.

Scritto da Sabrina Rossi

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