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Sylvia Earle è un’oceanografa di fama mondiale, ingegnere, scienziata, fondatrice di diverse associazioni per la salvaguardia degli oceani (Mission Blue, SEAlliance and Deep Ocean Exploration and Research), ed esploratrice per la National Geographic Society. È stata nominata dal New York Times “Leggenda vivente” ed “Eroe del Pianeta” dalla rivista Time. È stata tra le prime donne a immergersi con le bombole negli anni ’50 e oggi, all’età di 83 anni continua a effettuare spedizioni subacquee.
Her deepness (“Sua profondità”), come l’ha soprannominata il New York Times, ha alle sue spalle un curriculum da far impallidire: oltre 6mila ore di immersione nelle acque più remote della Terra e il record della massima profondità in acqua raggiunta senza l’uso di sommergibili. Ben 381 metri sott’acqua, raggiunti nell’isola di Oahu, nelle Hawaii.
Le prime immersioni di Sylvia Earle risalgono a quando aveva 13 anni, quando con la maschera e le pinne si addentrava nel Golfo del Messico, dopo che la famiglia si era trasferita dal New Jersey alla Florida. Da quel momento è stato amore assoluto per il mare e la sua esplorazione. Si è laureata in Biologia marina e ha iniziato il dottorato di ricerca in Botanica per catalogare le alghe. Nel corso della sua vita ha ricevuto ben 15 titoli accademici ad honorem e ha prodotto oltre 150 pubblicazioni scientifiche.
Ha costruito e pilotato un sottomarino “deep rover”, si è imbarcata, unica donna con settanta uomini, in una spedizione del 1964 per esplorare l’Oceano Indiano tra Seichelles, Aldabra e Zanzibar. Nel 1970 ha trascorso due settimane intere nelle profondità marine per il progetto Tekike II, nell’arcipelago delle Isole Vergini, insieme ad altre quattro donne. Ormai va sott’acqua da più di sessant’anni, ha oltre 6000 ore di immersione nel curriculum. Ma non per questo ha smesso di addentrarsi nelle profondità marine: all’età di 83 anni effettua ancora spedizioni subacquee.
Sappiamo che la scienziata è stata sposata due volte e ha tre figli. Il marito più celebre è senza dubbio Graham Hawkes, ingegnere navale londinese esperto di progettazione di sottomarini. Anche lui un personaggio da record grazie alle sue immersioni a bordo del sommergibile Deep Rover.
La Earle non ha mancato di trasmettere la sua passione per il mare ai figli. La primogenita è diventata responsabile di una azienda di costruzione di robot subacquei, il secondogenito lavora presso il California Fish and Wildlife Department e l’ultima, amante dell’Oceano come la sua mamma, è una affermata musicista.
Dopo una vita trascorsa tra gli oceani, la più famosa oceanografa statunitense ha intenzione di realizzare ancora un altro sogno: sensibilizzare tutti sulla salvaguardia e tutela della natura.
“Spero che tutti un giorno possano andare sott’acqua ad esplorare gli oceani con le mute da sub e i sottomarini. Ma gli oceani oggi sono in pericolo e dobbiamo fare qualcosa. Ci sono già zone morte dove manca ossigeno, non crescono piante e i pesci muoiono”.
Per proteggere il mondo sottomarino, Sylvia gira di continente in continente tenendo conferenze e partecipando attivamente a campagne e iniziative cercando così di sensibilizzare le coscienze. Per la salvaguardia degli oceani ha fondato diverse associazioni come Mission Blue, SEAlliance and Deep Ocean Exploration and Research impegnate nella tutela degli oceani.