Tra le ultime novità in campo di medicina alternativa, si fanno strada sempre di più tutta una serie di discipline legate alla meditazione e alla cura interiore, come elemento primo di controllo di noi stessi.
Il tai chi, per esempio, fa bene al cuore, per questo è stato indicato come un valido aiuto per coloro che soffrono d’ insufficienza cardiaca cronica sistolica. Uno studio dell’Harvard Medical School di Boston ha scoperto che questa disciplina orientale è in grado di migliorare lo stato d’animo dei pazienti, stimolando stimolando quindi la loro capacità di svolgere le attività quotidiane. Analizzando gli effetti del tai chi su 100 pazienti con insufficienza cardiaca sistolica si è giunti alla conclusione che, poichè metà di loro avevano seguito un corso di tai chi per 12 settimane e una serie di programmi educativi per il controllo del ritmo cardiaco, l’umore dei partecipanti era notevolmente migliorato.
Questo ha permesso loro di approcciarsi alla vita in maniera molto più positiva e rilassata, e tutti noi sappiamo quanto l’influenza del nostro stato d’animo a volte possa condizionare notevolmente l’andamento di una malattia.
L’umore instabile può causare sintomi come il respiro corto, l’affaticamento, la nausea e il gonfiore, mentre, grazie alle tecniche applicate da questa straordianaria arte marziale, si è capazi di controllare ogni respiro del nostro corpo, attraverso la pratica di esercizi basati su movimenti lenti, armoniosi, associati alla meditazione e alla respirazione diaframmatica, utilissima anche per combattere dolori come quelli causati dall’artrite, o addirittura per migliorare il controllo del diabete e del dimagrimento.