Taylor Swift: “Non posso cantare in TV le mie canzoni per un motivo”

Olga Luce

Olga Luce, nata a Napoli nel 1982, è diplomata al liceo classico. Scrive di cronaca, costume e spettacolo dal 2014. Il suo motto è: il gossip è uno sporco lavoro, ma qualcuno deve pur farlo (quindi tanto vale farlo bene)! Ha collaborato con Donnaglamour, Notizie.it e DiLei. Oggi scrive per Donnemagazine.it

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Taylor Swift sta vivendo un momento paradossale della sua carriera.

La giovane e acclamatissima cantante è appena stata insignita del premio di Artista del Decennio negli States, eppure non potrà cantare in TV i suoi brani durante lo show di consegna del riconoscimento. I motivi sono da ricercare nel pesantissimo e apparentemente insanabile conflitto tra Taylor Swift e i suoi due ex produttori: i danni alla carriera della cantante potrebbero essere gravissimi.

Taylor Swift: “È la mia musica!”

La tormentatissima vicenda legale di Taylor Swift è diventata negli ultimi mesi un simbolo fortissimo delle difficoltà delle donne di spettacolo ad affermare la propria autonomia artistica e personale.

Taylor Swift ha collaborato con la casa discografica Big Machine Records per i primi anni della sua carriera. Il proprietario della BMR era Scott Borchetta, che ebbe come proprio successore Scooter Braun, attualmente manager di un’altra star di prima grandezza negli States: Justin Bieber.

Il problema nacque quando Taylor Swift decise di lasciare la BMR per la Universal Record: Scooter Braun non volle cedere i diritti della musica che la Swift aveva composto e cantato mentre era sotto contratto con la Big Machine Record impedendole, di fatto, di cantare i suoi brani in pubblico.

Taylor Swift agli American Music Awards

Durante la cerimonia di consegna degli American Music Awards 2019 Taylor sarà incoronata artista del decennio, eppure la guerra legale con i suoi precedenti produttori rischia di rovinare completamente il momento del suo trionfo. Queste le ultime dichiarazioni della cantante sull’argomento:

Scott Borchetta e Scooter Braun adesso hanno deciso che non ho il permesso di presentare le mie vecchie canzoni in TV. Il motivo? Sostengono che io dovrei ri-registrare la mia vecchia musica, prima di poterla suonare di nuovo, il prossimo anno.

La registrazione ex novo di tutti i brani contenuti negli album pubblicati con la Big Machine Records è effettivamente in programma: con questo stratagemma Taylor tornerebbe proprietaria della sua musica, ma si tratta di un lavoro colossale, che impiegherà moltissimo tempo e di certo non potrà essere ultimato in occasione degli American Music Awards.

In pericolo il documentario di Netflix

L’impossibilità di esibirsi durante uno degli eventi musicali più importanti d’America non è l’unico problema che Taylor si è trovata ad affrontare a causa della battaglia legale con la BMR: Netflix ha già realizzato un documentario sulla vita dell’artista includendo, com’era naturale che fosse, anche molti successi che Taylor ha cantato negli anni passati.

La BMR ha fatto sapere a Netflix che non ha alcuna intenzione di concedere i permessi per la messa in onda di quel materiale: sia le tracce delle canzoni, sia i video delle esibizioni live della cantante non potranno essere inseriti nel documentario della piattaforma streaming fino a che la situazione non si sbloccherà.

Purtroppo, a oggi, non si vede minimamente la via di risoluzione del problema dei diritti d’autore della musica di Taylor Swift.

Nel frattempo sui social spopola l’hashtag #standwithtaylor.