Anche Tele dico io vuole gridare assieme a Blogosfere "Liberate il blogger Kareem".
La libertà d'espressione riguarda tutti noi, blogger e lettori. Provate ad immaginare se qualcuno dei blogger italiani venisse incarcerato per uno dei suoi post. Mi sento vicino a Kareem e sostengo la mobilitazione.
Questo è un atto di violenza inaudita, un precedente che ci preoccupa e che vorremmo portare alla vostra conoscenza.
Se anche voi non sapete cos'è successo leggete qui sotto.
Da novembre il blogger Abdelkareem Nabil Soliman è rinchiuso in un carcere egiziano. Lo accusano di vilipendio al presidente e di incitamento all'odio contro l'Islam. La colpa di Kareem è aver criticato dal suo blog alcuni professori dell'università Al Azhar, la principale scuola sunnita del Cairo.
Paolo di Lautrèamont (La pulce di Voltaire) segnala che oggi a Roma, alle 19.00, si terrà una manifestazione davanti all'ambasciata egiziana per chiedere che Kareem sia scarcerato. Altre manifestazioni, sempre oggi, si terranno a New York, Washington, Ottawa, Bucarest, Parigi e Londra.
Per scrivere una mail all'ambasciata egiziana a Roma e mandare la petizione, l'indirizzo è [email protected]. Su freekareem.org trovate invece la campagna web a sostegno del blogger.
Il web è un oceano di finestre sul mondo, e quando una di queste viene chiusa con la forza crediamo sia doveroso far sentire con altrettanta forza la propria voce, e gridare perché sia riaperta.