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Terence Tao ha una vita normale: un lavoro da insegnante di matematica alla Ucla, moglie, due figli e la passione per i videogiochi.
Se non fosse però che si tratta dell’uomo più intelligente del mondo, con un QI di ben 230 contro i 160 di Einstein. Scopriamo di più chi è, sulla sua vita e sul perché si sta parlando così tanto di lui.
Nato nel 1975 da due genitori cantonesi che da Hong-Kong si sono trasferiti in Australia, sin dalla tenera infianzia Terence Tao ha dimostrato di essere un bambino prodigio.
Inizia infatti a leggere in piena autonomia all’età di 2 anni e ne ha solo 9 quando inizia a seguire i corsi universitari. La passione per la matematica è così forte che lo porta anche a gareggiare alle Olimpiadi Internazionali, diventando di fatto uno dei più giovani partecipanti a vincere anche delle medaglie.
Il brillante Terence Tao si laurea ad appena 17 anni, nel 1992, alla Flinders University e prosegue i suoi studi alla Princeton, negli Stati Uniti.
Attualmente si divide tra la famiglia e il lavoro di professore all’Università della California di Los Angeles.
Tra le date da ricordare per Terence Tao, ci sarà sicuramente quella di settembre 2021, periodo in cui il professore verrà insignito, in presenza, del riconoscimento internazionale per la matematica “Riemann Prize”, assegnato proprio dalla Riemann international school of Mathematics dell’Università dell’Insubria di Varese, diretta dal professor Daniele Cassani.
Nonostante questo ulteriore meritatissimo traguardo però, Terence Tao ci tiene a sottolineare con molta umiltà che nonostante il talento con i numeri ci sono cose in cui, anche lui, non eccelle. In un’intervista al Corriere della Sera ha infatti dichiarato di non saper cantare o recitare e di aver fallito un paio di esami a scuola, tra cui uno di fisica, materia che ha sempre trovato molto complessa.
Tra i suoi lavori più prestigiosi c’è il teorema di Green-Tao, dimostrato nel 2004 in collaborazione con il collega Ben Green. Il teorema è un appofondimento di quello di Szemerédi del 1936 ed afferma che la sequenza dei numeri primi contiene progressioni artimetiche arbitrariamente lunghe. Esiste quindi una progressione di numeri primi con k termini, dove k sta a significare qualsiasi numero naturale.
Accade più spesso di quanto si possa pensare: la matemiatica e la fisica si uniscono alla religione e alla filosofia quando si tratta di interrogarsi sulle origini del mondo e dell’uomo.
Interrogato sempre dal Corriere della Sera proprio su questa questione, Tao ha spiegato come secondo lui, Dio o comunque un’entità creatrice ci sia stata, senza però prendere parte al processo dell’evoluzione. Secondo il professore infatti, la natura è sorprendentemente semplice, un po’ come secondo lui lo è anche la matematica, che vede come un linguaggio spogliato da componenti complesse. Secondo Terence Tao infatti, se una razza extraterrestre sentisse il bisogno di comunicare, lo farebbe con i numeri e non con le parole.