Terrifier 3: il ritorno di Art il Clown tra horror e umorismo nero

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Un Natale da incubo con Art il Clown

Il 7 novembre, con anteprime il 31 ottobre, i fan dell’horror possono prepararsi a un’esperienza cinematografica unica con Terrifier 3. Questo nuovo capitolo della saga, diretto da Damien Leone, riprende la storia di Sienna Shaw, la coraggiosa protagonista che ha affrontato il temuto Art il Clown nel precedente film. Ambientato durante le festività natalizie, il film promette di mescolare il terrore con un pizzico di umorismo nero, un marchio di fabbrica della serie.

La trama si sviluppa cinque anni dopo gli eventi di Terrifier 2, con Sienna che cerca di ricostruire la sua vita dopo un periodo in ospedale psichiatrico.

Il ritorno di Art e la sua alleata

La tranquillità delle festività viene brutalmente interrotta dal risveglio di Art, che si presenta in un inquietante costume da Babbo Natale. La sua furia omicida non conosce limiti e, in un’inaspettata alleanza, Victoria Heyes, un’altra sopravvissuta, si unisce a lui.

Questo duo macabro crea una dinamica inquietante, simile a quella tra Chucky e Tiffany, rendendo la narrazione ancora più disturbante. Il film inizia con una scena di violenza in una casa decorata per Natale, stabilendo immediatamente il tono di un’opera che gioca con le convenzioni del genere horror.

Un mix di brutalità e comicità

In Terrifier 3, la brutalità è portata all’estremo, con effetti speciali che esaltano l’estetica del “gore”.

Damien Leone omaggia i classici dell’horror degli anni ’80 e ’90, creando sequenze che sfidano le convenzioni del cinema slasher. La figura di Art il Clown, interpretata da David Howard Thornton, è al centro della scena: un clown muto e sadico che riesce a rendere esilaranti anche le situazioni più violente. La sua capacità di mescolare slapstick e brutalità lo distingue da altri villain iconici, rendendolo una minaccia implacabile.

Temi di violenza e mitologia

Uno dei temi principali di Terrifier 3 è l’esplorazione della violenza senza limiti, accompagnata da una riflessione su bene e male. Art, travestito da Babbo Natale, distrugge simboli sacri e profana le immagini natalizie, creando un contrasto inquietante tra l’innocenza delle festività e la violenza estrema. Questo film si rivolge a un pubblico di appassionati del genere horror, offrendo un’esperienza viscerale e scioccante. La continua innovazione nelle sequenze horror più grafiche e il carisma di Art il Clown assicurano che il film mantenga il suo status di cult, attirando sia i fan di lunga data che i nuovi spettatori.