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In Thailandia il calcio è un rifugio per molte donne fuggite dal Myanmar.
Vediamo insieme, all’interno di questo articolo, di saperne di più.
Molte donne fuggite dalla guerra civile in Myanmar si sono recate in Thailandia dove hanno trovato nello sport, per l’esattezza nel calcio, un vero e proprio rifugio dai problemi della vita quotidiana. La situazione nel Myanmar è davvero brutta, le donne vivono non solo in grande povertà ma subiscono anche violazioni dei diritti umani, come il diritto di accedere a prodotti sanitari di prima necessità.
Mancano ad esempio i prodotti igienici per le mestruazioni, ecco cosa si legge nel reportage del 2022 delle giornaliste Emily Fishbein e Nu Nu Lusan: “anche nelle migliori circostanze l’esperienza del ciclo può causare disagio e stress, ma per coloro che vivono in condizioni di povertà o situazione problematiche come i conflitti, le mestruazioni possono avere complicazioni molto più gravi per la salute, sicurezza e benessere”. Questo invece quanto dice l’UNFPA, ovvero un’agenzia delle Nazioni Unite: “i diritti umani sono diritti che ogni essere umano ha in virtù della sua dignità.
Le mestruazioni sono intrinsecamente legate ad essa: quando le persone non possono accedere a stabilimenti e sicuri per gestire la propria igiene mestruale, non sono in grado di gestire le proprie mestruazioni con dignità.”
Thailandia, dove il calcio è un rifugio per molte donne
La situazione nel Myanmar è come abbiamo visto molto grave, per questo molte donne decidono di fuggire. La maggior parte si rifugia in Thailandia e, come racconta un reportage del New York Times, molte trovano rifugio nel calcio.
Attraverso lo sport infatti le donne del Myanmar possono in qualche modo sfidare le regole culturali del loro Paese d’origine, che non le vuole impegnate in tante attività, come ad esempio lo sport. Quindi per le donne del Myanmar il calcio rappresenta non solo un rifugio e un modo per andare avanti, ma anche un modo per lasciarsi indietro tutto quello che hanno passato e provare in qualche modo a voltare pagina.
Nyein Pyae Sone Niang è una delle donne fuggiate dal Myanmar. Nyein si è rifugiata nella cittadina thailandese di Mae Sot nel 2022 e quest’anno si è iscritta al calcio, ispirata dal figlio di 16 anni per il quale ora lei è il suo eroe. E’ una organizzazione no-profit, la PlayOnside ha gestire gli allenamenti e anche a organizzare delle terapie di gruppo. A termine dell’allenamento, tutte le calciatrici si siedono in cerchio per parlare tra di loro, confrontarsi e aiutarsi.
Se all’inizio per l’associazione era difficile trovare donne disposte a giocare a calcio, ora le cose sono cambiate. Quest’anno, per la prima volta, cinque squadre femminile hanno giocato in un torneo, con la speranza che sia solamente il primo. Progetto quindi davvero importante e lodevole quello di Playonside, al fine di regalare una nuova prospettiva di vita alle tante donne che fuggono dal Myanmar.