Tommy Kuti, chi è il concorrente di Pechino Express

Laura Anna Gritti

Architetto di formazione montessoriana, classe 1980 e bergamasca DOC, preferisco scrivere piuttosto che parlare. Ottima ascoltatrice e pessima osservatrice, con i miei testi mi piace riportare in maniera comprensibile a tutti anche gli argomenti più complessi. Appassionata di edilizia tradizionale e di jazz, adoro scrivere di trash per aggiungere quel pizzico di cinismo che riporta con i piedi per terra anche i sognatori incalliti.

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Tommy Kuti è un rapper che tiene alta la bandiera del messaggio musicale contro razzismo e pregiudizi.

Forse non ancora particolarmente noto al grande pubblico, è pronto per diventarlo grazie alla sua partecipazione all’edizione in corso di Pechino Express. Il viaggio della trasmissione che piace tanto agli italiani lo porta nella sua Africa, terra che Kuti considera la sua patria tanto quanto l’Italia. Ed è in Italia che tra i tantissimi fans ne ha uno d’eccezione, che porta il nome di Fabri Fibra. Il rapper africano è una stella nascente e sarà un piacere seguirlo nel “duo dei Poeti” di Pechino Express, in coppia con Mirko Frezza.

Chi è il rapper africano Tommy Kuti

All’anagrafe è registrato come Tolulope Olabode Kuti, ma per tutti è semplicemente Tommy. Classe 1989, è nato in una cittadina della Nigeria. La sua famiglia ha origini afroamericane. Ben presto però la famiglia Kuti ha abbandonato l’Africa e si è trasferita a Brescia. E’ proprio nella città lombarda che Tommy Kuti è cresciuto e si è fatto le ossa come qualsiasi ragazzino bresciano. Brescia però non è stata la sua destinazione finale.

Quel ragazzo nato il 28 luglio di 29 anni fa a Abeokuta ha deciso di spostarsi di nuovo. Questa volta nel Regno Unito. A Cambridge. Ed è in questa rinomata cittadina che ha frequentato l’altrettanto rinomata università, portandosi a casa una bella laurea.

La grande vocazione di Tommy Kuti è la musica. Infatti dopo la laurea è tornato nella sua Italia, perché per lui, che si definisce afroitaliano, l’Italia ha un’importanza molto speciale, e si è lanciato nella carriera musicale.

Ha un genere molto particolare che ingloba sia il rap che la trap e piace molto. L’avventura di Pechino Express permetterà al rapper africano di farsi conoscere ed apprezzare ancora di più. Il suo è infatti un messaggio molto positivo e in questi anni delicati ne abbiamo un gran bisogno. A seguirlo in prima serata su Rai2 oltre a parenti, amici e fans, ci sarà il suo fan numero 1 Fabri Fibra, che lo ha sempre supportato, anche quando Tommy Kuti non era ancora conosciuto nel mondo della musica.

Fabri Fibra duetta con l’artista afroitaliano

La prima vera esperienza musicale di Tommy Kuti è un mixtape datato 2011. Autoprodotto, si chiama “Tutti vogliono l’album”. A questo segue un secondo mixtape, sempre autoprodotto, dal titolo “Manifesto”.

I primo concerti sono nella zona di Brescia, la sua città adottiva. Piace. La sua musica ha qualcosa di diverso dal solito, un guizzo in più dato anche dal suo particolarissimo bagaglio di esperienze personali. Piace a tal punto che i palcoscenici di Brescia cominciano a stargli stretti e si esibisce anche fuori provincia. Poi fuori regione. Fino a quando prende la decisione di pensare in grande: è il 2015 e, con la collaborazione di due amici dai nomi originali come Yank e Diss 2 Peace, dà il via ad un’etichetta discografica.

In fondo anche prima si era autoprodotto i dischi, quindi tanto vale diventare direttamente produttore.

L’etichetta discografica si chiama “Mancamelanina” e punta tutto su una categoria molto particolare di artisti, quelli di seconda generazione. Tommy Kuti infatti è italiano di seconda generazione. Adora sottolineare questa sua caratteristica e ha voluto raccogliere sotto la stessa etichetta discografica altri ragazzi e ragazzi come lui. Artisti, musicisti e, soprattutto, italiani di seconda generazione.

Un successo. Seguito da una maglietta con slogan azzeccatissimo: “Non sono straniero, sono solo stranero”. Altro colpo messo a segno.

Progetti di sottobosco che denotano il fermento nella sfera musicale indipendente. E che riescono a mettere d’accordo italiani di prima e di seconda generazione. E’ il 2016 quando uno dei rapper più amati d’Italia, Fabri Fibra, vuole collaborare con Tommy Kuti. Il brano si chiama “Su le mani” ed ottiene un grande successo che apre nuove possibilità al rapper afroitaliano.

A partire dalla firma del contratto con la Universal Music Italia.

Duo dei Poeti a Pechino Express

Il contenuto a sfondo sociale delle canzoni di Tommy Kuti gli hanno fatto raggiungere una certa notorietà. Fabri Fibra ha dato un bello scossone. Adesso arriva la partecipazione a Pechino Express che sarà sicuramente un toccasana per la popolarità del rapper africano. Lui è abituato a stare davanti alle telecamere ed è un grande intrattenitore, quindi porterà sicuramente una carica positiva al programma di Rai2.

Se si unisce a questo anche il suo animo buono e il messaggio di integrazione e di pace che trasmette nelle sue canzoni, si ha davanti agli occhi il ritratto di un bravo ragazzo. Uno di quelli che piace a tutte le generazioni di telespettatori.

Il suo compagno di viaggio nel duo dei Poeti di Pechino Express è Mirko Frezza. Passato burrascoso, oggi attore molto apprezzato, anche lui con tante esperienze di vita da raccontare. Gli altri concorrenti sono il duo delle “Coliche”, fratelli amanti dei video e star dei social, le “Mannequin”, belle e sportive, i “Mattutini”, Adriana Volpe e Marcello Cirillo direttamente da mamma Rai. Ci sono poi i “Ridanciani”, coppia improbabile formata da Paola Caruso e Tommaso Zorzi, i “Promessi Sposi”, i “Surfisti” e le “Signore della TV”.