Tony Binarelli è morto: il mago della televisione aveva 81 anni

Fabrizia Volponi

Fabrizia Volponi nata ad Ascoli Piceno nel 1985. Laureata in "Scienze Storiche" e in "Scienze Religiose", sono da sempre appassionata di lettura e di scrittura. Divoro libri e li recensisco sul mio Blog Libri: medicina per il cuore e per la mente. Lasciatemi in una libreria, possibilmente piccolina e vintage, e sono la donna più contenta del mondo.

Tag: vip
Condividi

Tony Binarelli, grande mago della televisione degli anni Novanta, è morto a Roma all’età di 81 anni.

Malato da tempo, si è spento presso l’Ospedale Pertini della Capitale.

Tony Binarelli è morto

Una notizia che i fan più accaniti si aspettavano da tempo, da quando lo scorso anno si era sparsa la notizia della sua malattia: Tony Binarelli è morto. Il mago si è spento presso l’Ospedale Pertini di Roma, dopo aver combattuto a lungo contro una terribile patologia. In occasione del suo 81esimo compleanno, raggiunto da Fanpage, aveva dichiarato:

Temo la malattia. Arrivare a non capire più niente, perdere il proprio spirito”.

Tony Binarelli e la passione per la magia

Tony Binarelli si è avvicinato alla magia quando aveva soltanto 13 anni, per tenersi impegnato durante un’estate trascorsa a letto a causa di una brutta bronchite. Dopo il diploma in ragioneria, però, ha abbandonato i giochi di prestigio per entrare a lavorare in una ditta automobilistica. Dopo 14 anni di onorato servizio, la magia l’ha richiamato all’ordine e ha mollato il posto fisso per dedicarsi a tempo pieno alla sua più grande passione.

La carriera di Tony Binarelli

Dagli anni Settanta agli anni Novanta, Tony Binarelli ha avuto un grandissimo successo in televisione. Ha preso parte a trasmissioni condotte da mostri sacri come Corrado, Mike Bongiorno e Pippo Baudo. Dalla Rai a Mediaset: le sue performance di prestigio hanno incantato i telespettatori italiani per oltre 30 anni. Nel corso della sua lunga carriera ha conquistato perfino Fellini e ha prestato le sue mani a Terence Hill, nel film Continuavano a chiamarlo Trinità.