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Quali sono i sintomi del tumore al seno e che cosa sono i geni Jolie? Cerchiamo di fare chiarezza su questo punto e vediamo di saperne di più.
Il tumore al seno può essere benigno o maligno, come noto. Non colpisce solo le donne, contrariamente a ciò che si pensa. Può colpire anche gli uomini, anche se è molto raro. I tumori benigni solitamente non solo dannosi e raramente vanno a invadere i tessuti circostanti. Non si diffondono in altre zone del corpo e possono essere rimossi. I maligni, invece, possono essere mortali, possono invadere altri organi e diffondersi in altre parti del corpo.
La maggior parte dei tumori al seno non sono cancerosi. Esistono, però, dei casi in cui lo sono. Ecco perché è sempre utile sottoporsi periodicamente ad un’ecografia al seno o, negli anni avanzati, ad una mammografia, che è consigliata a partire dai 40 anni di età. Prima dei 40 anni, invece, è utile sottoporsi periodicamente ad ecografia mammaria.
Quali sono i sintomi del tumore al seno? Intanto, un comune sintomo è la presenza di un nodulo.
In genere, quello cancerogeno è duro ed indolore, con tanto di bordi irregolari. Il gonfiore di tutto il seno o di una parte, nonostante non si avvertano noduli, può essere un altro sintomo, così come irritazione della pelle circostante.
Altri sintomi possono riguardare il dolore al seno, la retrazione del capezzolo, presenza di secrezione differente dal latte materno, un cambiamento di forma o dimensione del seno e eccessiva morbidezza del capezzo.
In alcuni casi, si estende ai linfonodi ascellari, andando anche qui a causare un nodulo o comunque gonfiore. A volte il tumore può essere anche asintomatico, specialmente nei suoi stadi iniziali. Ecco perché dovremmo sempre avere cura di controllare il nostro seno con l’autopalpazione e sottoporsi a controlli medici di routine, per giocare bene la carta della prevenzione.
I geni Jolie sono delle anomalie genetiche che predispongono al cancro al seno.
Sono stati battezzati così proprio a causa della nota attrice Angelina Jolie, nota per essersi sottoposta ad interventi preventivi per evitare il cancro al seno dopo aver scoperto di essere in possesso di tali geni. Queste anomalie, secondo il pensiero medico, impedirebbero al DNA di autorigenerarsi, aumentando il rischio di essere colpiti dal tumore. Non andrebbero, però, ad aumentare le recidive di un cancro al seno. Si stima che un terzo delle donne che possiede i geni Jolie sia stato sottoposto alla mastectomia bilaterale.
L’intervento sembra avere degli effetti protettivi negli anni a venire. Una volta contratto il tumore, in ogni caso, le donne che possiedono il gene Jolie e quelle che non lo hanno avrebbero le stesse probabilità di sopravvivere. Questa la conclusione di uno studio avviato in Gran Bretagna, che ha preso in considerazione oltre 3000 donne.