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Abbiamo già parlato delle mamme ucraine che per proteggere quanto più possibile i loro figli, con il cuore in gola e la paura negli occhi, hanno già iniziato da tempo ad istruirli, per essere pronti al peggio. E proprio pensando al peggio, hanno cucito sui loro vestitini un’etichetta che riporta il loro gruppo sanguigno e i dati dei genitori.
Ci sono però anche donne ucraine che per essere utili al proprio paese si mettono a disposizione imparando i rudimenti del primo soccorso, donne che mettono in campo i loro studi, come quelli informatici per esempio. Ci sono donne pronte a prendere in mano le armi, anche se non lo avevano mai fatto prima.
Le donne soldato dell’Ucraina
Non è una novità il fatto che l’esercito sia ormai da tempo aperto anche alle donne. Non è quindi raro vederne una perfettamente a proprio agio in tuta mimetica e giubbotto antiproiettile mentre accantona i tacchi e con loro tutti i pregiudizi sul mondo femminile, per imbracciare un’arma. Quello che invece salta all’occhio però, è che pronte a compiere gli stessi gesti siano civili, donne e anche mamme. Giovanissime, o più in là con l’età, l’importante è che siano in buona salute.
Donne che cercano di sopprimere la sensazione di terrore che invade costantemente le loro menti dedicandosi ore ed ore ai durissimi esercizi che sono tipici di un addestramento. Alcune di loro si addestrano accanto ai propri figli e ai propri mariti, con l’unico obiettivo comune di difendere la propria libertà, che se così non dovesse andare, almeno sono insieme. Ci sono anche donne però, che i propri cari li hanno lasciati, non senza difficoltà, per saperli in un posto al sicuro mentre loro si preparano a difendere il paese in cui sono nate.
La proposta già avanzata a dicembre 2021
“Essere arruolate non significa andare in guerra” così Natalya Voronkova, consigliere del vice ministro della Difesa dell’Ucraina, esordiva appena qualche mese prima che il leader politico Vladimir Putin ufficializzasse l’invasione russa. Nel dicembre 2021 infatti, venne diffusa la notizia dell’ordinanza che invitava le donne ucraine ad arruolarsi nell’esercito.
Allora, insieme all’ordinanza, era stato diffuso anche un elenco di professioni utili che andavano dal campo medico fino a quello tecnico e giuridico, ma erano coinvolti anche gli ambiti di prime necessità in guerra, come ristorazione e assistenza di ogni tipo. Insomma, chiunque disponesse di qualsiasi competenza utile alla difesa del paese era invitato a fare richiesta.
Un breve addestramento
Se le donne dell’esercito però sono già preparate e addestrate su come intervenire nel caso di una guerra, ovviamente non si può dire lo stesso delle donne civili, che fino a qualche mese fa mai avrebbero pensato di dover imparare come sparare per difendersi.
Sempre a dicembre infatti il ministro della Difesa aveva dichiarato anche che, in caso di emergenza, chiunque avesse accettato di mettere a disposizione le proprie competenze non lo avrebbe fatto direttamente sul campo di battaglia, ma avrebbe comunque dovuto sottoporsi ad un breve periodo di formazione che comprendeva anche l’utilizzo delle armi.