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Ultimo, intervistato da Vanity Fair, ha svelato come sono nate le polemiche al Festival di Sanremo e il perché ha scelto di non chiedere scusa ai giornalisti.
Il cantante ha spiegato anche di non aver nessun problema con Mahmood e di essere in buoni rapporti con lui.
Il 69° Festival di Sanremo ha creato non poche polemiche, soprattutto attorno ad Ultimo e al comportamento che ha avuto sia quando è stato eletto secondo classificato che in sala stampa nei confronti dei giornalisti. Intervistato da Vanity Fair ha ammesso: “Mi hanno dato del coatto, fascista, omofobo, ma la verità è che non sono niente di tutto questo.
Io di politica non ne so, e le generalizzazioni, come le strumentalizzazioni, mi amareggiano. Ho agito d’istinto, ed esprimersi d’istinto è pericoloso. Ma è il mio carattere: schietto, incontrollabile. Sto lavorando per migliorare. Perché non ho chiesto scusa? Ho pensato che chiedendo scusa sarei tornato a far parlare di me ma non della mia musica”. Ultimo, cresciuto a pane e musica, ha sempre amato far parlare di sé per le sue canzoni e non per diatribe più o meno importanti.
Quanto avvenuto a Sanremo ha fatto discutere, è vero, ma c’è da dire che anche se lui è stato maleducato, molti giornalisti non sono stati da meno. Niccolò Moriconi ha solo 23 anni e non per questo può essere giustificato, ma davanti ad accuse e domande stupide fatte da adulti, che potrebbero essere i suoi genitori, il suo atteggiamento impulsivo può essere compreso. Archiviata le polemiche legate al Festival, Ultimo è concentrato solo sulla sua musica ed è pronto al lancio del suo terzo disco ‘Colpa delle Favole’, in uscita venerdì 5 Aprile.
Ma i rapporti con Mahmood come sono?
Immancabile è stata la domanda su Mahmood, soprattutto considerando la sua reazione quando il cantante di ‘Soldi’ è stato eletto come vincitore del Festival. Ultimo ha ammesso: “Nessun problema con Mahmood. Con lui è tutto a posto”. Insomma, quanti credevano che tra loro ci fosse una diatriba in corso dovranno ricredersi, visto che il cantautore romano non ha nulla da rimproverare al suo collega.
Niccolò ha raccontato che anche se sembra sempre che ce l’abbia con qualcuno, in realtà il suo più grande nemico è sempre stato solo se stesso. Questa lotta ha radici profonde, che affondano nella sua infanzia, quando ha iniziato a sentirsi inadeguato davanti ad ogni situazione. Ultimo ha rivelato che già dalle scuole elementari era giudicato come un nullafacente: “’È bravo ma non si applica’ dicevano a mia madre, ‘suo figlio è marcio dentro, farebbe meglio a trovargli qualcosa’ ripetevano, e la tela bianca che ero, intanto, si disegnava così, con questa ambizione di riscatto che non mi passerà mai”.
Questo senso di inquietudine traspare non solo dal suo aspetto, ma anche da tutte le sue canzoni, profonde e mai scontate. Il suo ultimo album ‘Colpa delle favole’ racchiude proprio questo senso di inadeguatezza che ha provato da bambino e che, in parte, continua a provare anche oggi. Magari, il nuovo tour gli farà acquistare qualche consapevolezza in più, visto che la data che chiuderà la serie di concerti, quella allo stadio Olimpico, è già sold out da un po’.