Umberto Tozzi contro Fedez, Orietta Berti e Achille Lauro: “Ridicoli”

Fabrizia Volponi

Fabrizia Volponi nata ad Ascoli Piceno nel 1985. Laureata in "Scienze Storiche" e in "Scienze Religiose", sono da sempre appassionata di lettura e di scrittura. Divoro libri e li recensisco sul mio Blog Libri: medicina per il cuore e per la mente. Lasciatemi in una libreria, possibilmente piccolina e vintage, e sono la donna più contenta del mondo.

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Umberto Tozzi si è scagliato contro la musica d’oggi, soffermandosi su Fedez, Orietta Berti e Achille Lauro.

Il cantante li ha etichettati come “ridicoli” e non ha risparmiato neanche il Festival di Sanremo. 

Umberto Tozzi contro Fedez, Berti e Lauro

Attraverso le pagine di Rolling Stone, Umberto Tozzi ha parlato della musica di oggi e si è levato qualche sassolino dalle scarpe. Secondo l’artista, le canzoni che ascoltiamo oggi non hanno nulla a che fare con la musica di un tempo. Non a caso, anche brani come Mille di Fedez, Orietta Berti e Achille Lauro non hanno nulla di speciale, anzi.

Umberto, senza troppi giri di parole, li ha etichettati “ridicoli“. 

Umberto Tozzi contro Fedez, Berti e Lauro: le parole

Tozzi ha tuonato: 

“La musica di oggi è ridicola, non emoziona, fa rumore. Cosa penso delle varie operazioni tipo Mille con Fedez, Achille Lauro e Orietta Berti o Toy Boy con Colapesce e Dimartino insieme a Ornella Vanoni? Ridicoli“. 

Non solo contro Fedez, Berti e Lauro, Umberto ha affossato anche Colapesce e Dimartino che all’ultimo Festival di Sanremo hanno ottenuto un grande successo con la canzone Musica Leggerissima

Umberto Tozzi contro Fedez, Berti e Lauro: affossato anche Sanremo

Umberto non ha affossato soltanto i cantanti di oggi, ma ha bocciato anche il Festival di Sanremo. L’artista si è pentito della sua ultima partecipazione alla kermesse e non ha avuto problemi ad ammetterlo. Tozzi ha dichiarato: 

“Esiste Sanremo, ma come vedi non è più musica. È uno show televisivo, non c’entra niente la musica. (…) Sanremo è una cosa per i ragazzi, per tentare di farsi una carriera. Io credo di aver già dato tanto. (Nel 2005, con il brano Le Parole, ndr]) non avevo nessuna intenzione di andare. Era l’ultimo anno in cui stavo in Warner. La casa discografica propose la canzone al festival di Bonolis. Gli editori la ascoltarono e dissero che piaceva moltissimo. Una presa per il cu*o: era solo per avere un nome che a loro interessava. Me l’hanno girata in modo tale da convincermi ad andare. Sono stato il primo escluso, probabilmente sbagliai io a partecipare. Il pezzo non era male”. 

Fedez, Berti e Lauro replicheranno a Tozzi? Probabilmente no, sono troppo impegnati a godersi il successo di un brano “ridicolo” come Mille.