E' iniziata on line la serie Un Amico per Amico.
Si tratta di una sit–com che sarà distribuita su Internet in modo gratuito con cadenza settimanale in puntate dalla durata di cinque minuti ciascuna.
La produce SerialTV. Gli autori sono Simone Bonacci, Lucio Lepri, Bruno Valente.
In un'intervista pubblicata sul blog di Tommaso Tessarolo, il produttore Michele Franceschi e l'autore Lucio Lepri spiegano qual è il modello distributivo e di business da loro adottato.
Ma danno anche un'approssimativa idea, cosa che più c'interessa, del processo creativo di Un amico per Amico, delle difficoltà incontrate nella scrittura di un'opera che si rivolge ad una nicchia ma non è un prodotto di nicchia, perché ricalca i canoni di un genere realizzato con larghezza di mezzi dalle grandi società di broadcasting televisivo.
Dall'intervista di Tommaso Tessarolo, ho stralciato un brano che si riferisce a questo aspetto.
D: Cosa significa scrivere un Serial TV pensato esclusivamente per una fruizione via Internet? Cambia davvero qualcosa rispetto ad un'opera pensata esclusivamente per la TV?
LL: Sin dalla scrittura abbiamo progettato Un Amico Per Amico perché, anche in alta qualità, fosse facilmente diffondibile in rete. Questo ci ha guidati nella scelta di rientrare nei cinque minuti a puntata e ci ha favoriti registicamente, rendendo i primi piani – dal momento che lo spettatore si troverà vicino allo schermo – dispensabili. Inoltre, il fatto di non essere legati a palinsesti televisivi, ci ha permesso, all'interno della forbice stabilita, di definire la lunghezza di ogni episodio in base alle sue necessità narrative.
D: Cosa cambia in termini di produzione il poter lavorare in Lo-Fi? Non credete che per una certa tipologia di contenuti il pubblico si sia ormai abituato ad un livello qualitativo tale che è comunque troppo distante da quello che una piccola produzione può permettersi. O conta veramente solo la storia?
LL: Prima di tutto va sottolineato che in Internet circolano abitualmente, tra centinaia di migliaia di persone, video comici realizzati con telecamere amatoriali. Spesso anche malamente compressi. Questa è la dimostrazione che un filmato divertente, per fare il giro del mondo, non ha bisogno di un alto microcontrasto o del sourrond, ma di riuscire a far sorridere e di essere contenuto in un file abbastanza "leggero" da favorire la diffusione in rete. Detto ciò, il fatto che una produzione sia piccola non significa che manchi di mezzi. La scelta di realizzare Un Amico Per Amico col minimo dell'attrezzatura e del personale (una telecamera MiniDV, se proprio necessario un treppiedi, un computer portatile e tre persone) è stata presa in conformità col nostro progetto. Aprire realmente un'altra strada, dimostrare che ciò che serve è un'idea e la volontà di realizzarla è tra i nostri scopi primari. Il successo della nostra iniziativa servirà da precedente per tutti gli autori che ancora non hanno finanziamenti e si autoproducono, che troveranno in Serial TV un'opportunità per distribuire i propri lavori. Ovviamente, raggiunto quest'obiettivo, la qualità dei video che produrremo sarà tecnicamente superiore: siamo già in contatto con un associazione che sembra condividere le nostre prerogative e dispone dei mezzi e del personale necessario a realizzare prodotti di livello cinematografico.
Guarda il trailer di Un amico per amico
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