Aaron è uno degli allievi della categoria canto di Amici 22.
Tutti i professori vengono colpiti dalla sua voce e dalla sua grande capacità di scrittura. Rudy Zerbi lo sceglie e lo fa entrare nel suo team. Durante la seconda puntata del talent show il ragazzo ci ha fatto ascoltare il suo primo inedito intitolato Universale.
Aaron ha 22 anni e nonostante la giovane età si è distinto proprio per la sensibilità, il contenuto e l’armonia che contraddistinguono i suoi testi.
Il giovane ha presentato il suo inedito Universale e oltre ai professori ha convinto anche Federica Gentile, speaker radiofonico, che ha scelto questa canzone per essere prodotta ufficialmente. Ecco il testo ufficiale di Universale.
E tu che mi sapevi dire che se amavo
era solo per non starmi a pensare
Cosa non c’è sul mare
come sei universale
come sei sola, come sei dolce
come ti sei fatta male
E come questa storia passa tra le strade
e si ferma tra le onde, tra le auto
che son troppe aspettando un incrocio
come un temporale
e questo tempo si riflette
e poi si nutre delle notti
dentro crepe nel mare
Universale
come l’amore che ti ho scritto nella busta
poi c’ho un vizio che si chiama pregiudizio universale
come la luce sul soffitto che scandiva le pareti
nell’estate e facevamo male
Come il rifugio costruito tra paura e indecisione
tu eri sola
e universale
come una semplice canzone è per me
solo amore, solo amore
Universale
Sale come l’ansia sale
ti racconto di un posto che mi ha salvato
da quando son stato
nelle notti amare nelle notti ero
universale
ti dico fa male
ero universale, sto gettando a mare
musica dannata che te ne sei andata
Sai cambiare come una rosa in autunno
Se accetti di stare con me staremo bene
saremo come nei sogni con le catene
adesso non siamo noi ma
questo tempo si riflette
e poi si nutre delle notti dentro crepe nel mare
Universale
come l’amore che ti ho scritto nella busta
poi c’ho un vizio che si chiama pregiudizio universale
se accetti di stare con me staremo bene
saremo come nei sogni con le catene
Questo brano inedito scritto da Edoardo Boeri, in arte Aaron Cenere descrive il rapporto universale che c’è con la vita, la rappresentazione di una connessione carnale con tutte le paure e le insicurezze che il tempo ci pone davanti. Questa ci fan ricordare che il giudizio che ricade indirettamente sulla nostra vita è importante anche se la vita stessa ci aiuterà a rimetterci sulle rotaie del tempo.