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Sono già passati due anni e non si sa per quanto ancora dovremmo lottare contro la pandemia da Covid-19.
Quello che è sicuro, secondo gli esperti, è che l’unica opportunità per contrastarlo è il vaccino.
Basta la parola “vaccino” però, per scatenare ancora tantissime incertezze, alcune di queste legate in modo particolare la sfera femminile, c’è infatti chi si chiede, per esempio, se il vaccino anti-Covid possa rendere più doloroso il ciclo. Cerchiamo di rispondere a questa e ad altre domande collegate.
Quindi: il vaccino anti-Covid rende le mestruazioni più dolorose? Questa domanda è stata fatta così tante volte da spingere alcune ricercatrici e donne di scienza americane ad interrogarsi a loro volta e a documentarsi sul tema. La prima era stata l’antropologa Kate Clancy, che ha anche creato un sito raccogliere le testimonianze di altre donne. Ma sempre dagli Stati Uniti arriva un nuovo studio che promette di portare chiarezza. A condurre la ricerca gli esperti della Oregon Health & Science University, coordinati dalla professoressa di ostetricia e ginecologia Alison Edelman.
Da questo studio è emerso che dopo la prima dose di vaccino la durata delle mestruazioni è stata mediamente più lunga, tempo aumentato leggermente dopo la seconda dose. Non si tratta di un dato particolarmente allarmante (si parla infatti di mezza giornata o un giorno al massimo) anche perché sembrerebbe comunque essere di carattere temporaneo.
Oltre alla durata del ciclo mestruale in sé, che abbiamo visto non essere preoccupante, ad allarmare le donne è la possibilità che il vaccino renda le mestruazioni più dolorose (anche più di quanto lo siano già in alcuni casi, come quello dell’endometriosi).
Alcune pazienti visitate dai propri ginecologi infatti, hanno lamentato un ciclo più doloroso dopo aver ricevuto la somministrazione del vaccino. Al momento non si hanno dimostrazioni scientifiche certe per accertarlo, ma allora da cosa può dipendere la sensazione dell’aumento del dolore? Anche a questa domanda pare esserci già una spiegazione.
Sempre stando a quanto scoperto dagli studiosi, la chiave per rispondere a tutte queste domande è nell’infiammazione prodotta dalla vaccinazione. Non è il caso di lasciarsi spaventare dal termine: l’infiammazione è la stessa che può provocare un’influenza che permette a sua volta al nostro organismo di organizzarsi formando gli anticorpi necessari.
Com’è normale che sia, uno stato infiammatorio potrebbe contribuire a rendere il ciclo mestruale più doloroso rispetto del solito, ma non è nulla di diverso dall’avere il ciclo mestruale in concomitanza ad una normale febbre.
È già stato dimostrato inoltre come la somministrazione del vaccino stimoli l’attività del sistema immunitario che è strettamente legato agli ormoni che regolano il ciclo mestruale. Questo dovrebbe bastare per spiegare possibili alterazioni. Un’altra causa plausibile è legata alla riduzione della concentrazione di piastrine nel sangue, effetto collaterale del vaccino abbastanza frequente, che riduce in modo temporaneo l’efficienza del processo di coagulazione che determina, a sua volta, perdite di sangue insolitamente abbondanti o ritardi.