Valencia, tre persone uccise alla corsa dei tori

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A Valencia è andata in scena la tradizionale corsa dei tori.

Tre persone sono morte in ospedale a causa delle gravissime ferite riportate. Queste feste si svolgono ogni anno in diverse città, come da tradizione. Purtroppo si tratta di tradizioni molto pericolose, che portano spesso a persone ferite o morte. Solo quest’anno 478 persone sono rimaste ferite in questi eventi e in otto anni ci sono state 20 vittime.

Valencia, tre persone uccise alla corsa dei tori

Durante la tradizionale corsa dei tori a Valencia sono morte tre persone, decedute in 24 ore in ospedale, dove erano state ricoverate per le gravi ferite riportate durante la festa, dovute allo scontro con gli animali.

Due delle vittime avevano 50 e 56 anni. La terza vittima era un turista francese sulla sessantina. In uno degli incidenti, a Picassent, un uomo che si trovava dietro un blocco in mezzo alla strada è stato scaraventato in aria dal toro e ha riportato una lesione cerebrale traumatica. In un altro incidente, il toro ha perforato il polmone ad una persona. Nella regione le vittime di questo tipo di incidente sono state circa 20 negli ultimi 8 anni.

Le persone che sono state colpite dai tori sono state ferite in giornate diverse, ma sono tutte decedute nel giro di 24 ore. I medici che li hanno curati in ospedale hanno fatto il possibile per riuscire a salvargli la vita, ma purtroppo le ferite causate dalle corna dei tori erano troppo gravi e non c’è stato nulla da fare. 

Una tradizione di sangue

I tre uomini sono stati feriti in giorni diversi, ma sono tutti morti nel giro di poche ore di distanza.

Questi eventi tradizionali sono molto pericolosi e spesso sfociano nel sangue. Sono anche oggetto di critiche da parte dei gruppi animalisti. La festa in cui gruppi di persone corrono davanti a tori da combattimento è una tradizione spagnola di lunga data. Durante gli otto giorni del Festival di San Fermin a Pamplona, otto persone sono state incornate e si sono verificati dei decessi. Quest’anno 478 persone sono rimaste ferite in questi eventi, che di solito si concludono con l’uccisone degli animali nell’arena.

Il gruppo animalista Pacma ha chiesto la proibizione di questa tradizione “crudele e pericolosa“. Gli animalisti continuano a protestare e a battersi per cercare di porre fine a questa tradizione, considerata barbara nei confronti degli animali, che alla fine vengono anche uccisi, e pericolosa per le persone che partecipano, che devono correre davanti ai tori e rischiano di perdere la vita o rimanere ferite. Ogni anno vengono svolte diverse feste di questo genere, in varie città, per seguire una tradizione che va avanti da moltissimi anni, ma il rischio che le persone rimangano ferite è molto alto, come dimostrato anche da quest’ultimo bilancio.

Si tratta di una tradizione molto pericolosa, che spesso porta diverse vittime. Nel corso degli anni erano stati fatti dei passi avanti, per cercare di porre fine a questi eventi, ma le feste continuano ad essere organizzate, nonostante le tante proteste che sono spesso in corso.