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Vassily Kandinsky ha offerto un nuovo punto di vista per osservare l’arte. Attraverso i lavori singoli e di gruppo ha lasciato un forte impatto nel mondo delle avanguardie.
Chi era Vassily Kandinsky
Vassily Kandinsky (Mosca, 4 dicembre 1866 – Neuilly-sur-Seine, 13 dicembre 1944) è stato un pittore russo. Cresce in una famiglia di ricchi commercianti di tè con cui a 4 anni si trasferisce a Monaco di Baviera per vedere un anno dopo i genitori separarsi. Viene quindi mandato a Odessa a casa della zia che gli insegna a disegnare. Grazie a lei si appassiona anche al violoncello suonandolo nell’orchestra della scuola.
Una volta diplomato inizia a studiare legge a Mosca e si laurea nel 1892 con la proposta di diventare docente all’Università di Dorpat ma rifiuta. Decide invece di andare a studiare arte a Monaco di Baviera dove si inserisce in una comunità di rivoluzionari artisti, scrittori e musicisti russi.
L’inizio della carriera artistica
In questi anni di produzione a Monaco fonda il gruppo Phalanx e qui conosce Gabriele Munter, la futura compagna. L’obiettivo di questi giovani è introdurre le avanguardie francesi nell’ambiente tedesco e quindi inizia a tenere delle lezioni. Inizialmente si dedica ai paesaggi sperimentando tra strumenti e tecnica nell’uso della tempera.
Nel 1902 espone le prime xilografie e successivamente inizia a viaggiare con la fidanzata finché non si stabilisce a Murnau facendo diventare la sua casa il ritrovo degli artisti soprannominati “NKVM”. Il gruppo espone per la prima volta nel 1909 lasciando gli spettatori disorientati alla vista dello stile innovativo.
Il successo consolidato e lo spirituale nell’arte
Nel 1911 Kandinsky pubblica “Lo spirituale nell’Arte” un libro che va oltre il manifesto artistico, è un testo quasi filosofico che teorizza la sperimentazione nella pittura nel rapporto tra forma e colore. In questo periodo si tiene la prima mostra personale del pittore che tratta spesso temi violenti e apocalittici in forma astratta. Nell’opera evidenzia inoltre un’epoca di grande spiritualità e di come la pittura ne faccia parte. Questa nuova arte di cui si sta occupando deve basarsi sul linguaggio del colore.
Scoppia la Rivoluzione di ottobre mentre è a Mosca e lui lavora per il Commissariato del Popolo per l’Educazione organizzando riforme scolastiche nell’ambito artistico e creando nuovi musei. Nel 1921 si ritira e si trasferisce a Berlino dove inizia ad insegnare al Bauhaus dove pubblica l’importante saggio “Punto e linea sul piano”.
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