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Il Vaticano è contro il ddl Zan.
Sì, si è ufficialmente espresso in disaccordo con la legge a tutela dell’omotransfobia. La Santa Sede ha cessato il silenzio compiendo un atto “concreto”: con una nota informale dichiara che la legge Zen, se approvata, vada a violare il Concordato tra Italia e Santa Sede.
Il progetto di legge contro l’omofobia non è conforme con il Concordato tra Italia e Santa Sede. Questo è quanto dichiara la Santa Sede in una nota all’ambasciata italiana che pare sia stata, particolarmente, voluta dall’arcivescovo Paul Gallagher, Segretario del Vaticano per i rapporti con gli Stati.
Alcuni contenuti attuali della proposta legislativa in esame presso il Senato riducono la libertà garantita alla Chiesa Cattolica dall’articolo 2, commi 1 e 3 dell’accordo di revisione del Concordato
Testualmente questo è il nucleo di quanto riportato all’interno della nota. Più in generale, quanto sostenuto dalla Santa Sede a fronte della proposta Zan è che la legge nel tutelare la libertà di alcuni andrebbe a minare quello di molti altri cattolici.
Non meraviglia il fatto che di quanto accaduto si siano sollevate polemiche, pro e contro il Vaticano. In questo, i social hanno assunto un ruolo di intermediazione fra le varie posizioni pubbliche. Da Instagram a Twitter, personaggi popolari, influencer, soggetti del mondo dello spettacolo hanno deciso di dire la loro esponendosi “senza se e senza ma”!
Non poteva mancare il parere di Fedez, che per i “temi sociali” non tarda mai ad arrivare.
Ci si domanda se quella del popolare rapper sia una strategia strutturata: Fedez presenzia sempre, di recente, molte delle compagne progressiste del Paese. Solo buone intenzioni? Ma, non è questo lo spazio adatto al nostro scetticismo. Cosa ha detto Fedez sui social in merito alla posizione della Santa Sede?
Dopo lo schieramento della Santa Sede contro il ddl Zan, visto come una violazione del Concordato tra Vaticano e Stato italiano, Fedez non ha tardato a comparire “battagliero” nelle sue storie Instagram.
Questa volta il cantante si scaglia proprio contro il sistema clericale, per una richiesta che, a dire del cantante, minaccia lo Stato italiano senza rispettarne la posizione.
Fedez accusa il Vaticano sostenendo a spada tratta la laicità dello stato Italiano ma anche sottolineando provocatoriamente l’ammontare del patrimonio immobiliare del sistema clericale e, per finire, le notizie – scandalo sui casi di pedofilia. A proposito dell’ultimo punto, ricordiamo che negli scorsi anni le accuse di pedofilia si sono moltiplicate nei confronti di alcuni magistrati della Chiesa.
Tuttavia a queste non è seguito un iter in giudizio da parte della giustizia italiana.