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Si tratta di gruppi di piccole vene danneggiate visibili sulla superficie della pelle.
Dal colore violaceo, blu o rosso, spesso appaiono nelle zone delle gambe, in alcuni casi anche sul viso e si presentano sotto forma di piccolissime diramazioni. Non sono un pericolo per la salute, ma possono causare alcuni disagi alla persona che le porta, per via del loro effetto antiestetico. Buone notizie però, le vene a tela di ragno si possono trattare. Scopriamo insieme cosa fare.
Per trovare il trattamento più adeguato bisogna prima capire la causa delle vene a tela di ragno. Questo fenomeno infatti, può avere diverse origini in base alla zona del corpo in cui lo vediamo comparire e quindi, avrà bisogno di diversi trattamenti. Un trattamento pensato per la zona delle gambe infatti, potrebbe risultare troppo aggressivo per la pelle, più delicata, del viso.
Quelle che caratterizzano la zona delle gambe spesso sono causate dal malfunzionamento delle valvole venose che se sane, impediscono al sangue di defluire verso il basso. Il risultato di una valvola danneggiata sarà un raggruppamento di sangue all’interno delle vene che con il tempo può causarne il rigonfiamento e quindi la diramazione da cui prende il nome questo fenomeno.
Diverso è il discorso per le vene a tela di ragno che si manifestano sul viso.
Nella maggior parte dei casi infatti sono dovute allo scoppio di piccoli vasi sanguigni per via dell’aumento della pressione o possono comparire come conseguenza dei danni causati dalla troppa esposizione ai raggi solari.
Nonostante siano considerate innocue, essendo ben visibili sulla superficie della pelle possono essere causa di disagio a livello estetico. Per questo, chi lo desidera, può ricorrere a diversi trattamenti per porvi rimedio.
Cosa fare quindi, per liberarsene?
Con il trattamento laser, tra i meno invasivi, si andrà ad agire su vene a tela di ragno molto vicine alla superficie della pelle e delle dimensioni inferiori ai 3 millimetri.
Il forte fascio di luce del laser seccherà la vena.
Il personale specializzato, praticherà una piccola incisione, in anestesia locale, sulla vena interessata per poi inserire all’interno una fibra laser. Questo piccolo strumento agirà con il calore direttamente sulla vena, facendola seccare. Questa procedura affinché funzioni potrà richiedere diversi mesi.
Queste particolari calze vanno ad esercitare una pressione sulle vene delle gambe.
In questo modo si andrà ad agire direttamente sul flusso sanguigno, migliorandolo e prevenendo la formazione di altre vene a tela di ragno.
In questo caso si inietterà una sostanza irritante direttamente nella vena interessata dal fenomeno della tela di ragno. Le vene raggiunte dalla sostanza irritante si uniranno impedendo al sangue di fluire. Prima di vedere la vena a tela di ragno svanire, però, potrebbero essere necessarie diverse sedute.
Questo trattamento prevede l’iniezione di una sostanza appiccicosa sulle vene colpite. In questo modo si andrà ad escludere dal flusso sanguigno la vena a tela di ragno, che con il tempo tenderà a scomparire. Anche in questo caso però, serviranno più sedute affinché il trattamento funzioni.
Vene a tela di ragno e vene varicose sono due diverse manifestazioni della stessa condizione medica che è l’insufficienza venosa.
Ma appunto perché si tratta di due manifestazioni diverse, nonostante la comune origine, devono essere necessariamente distinte. Ecco quindi come si presentano.
Appaiono molto piccole e molto sottili, con una gamma di colori che va dal dal rosso al blu, come i più classici ematomi.
Possono essere visibili, ma non percepibili al tatto, oppure possono essere leggermente in rilievo. Non causano particolari disagi fisici, se non a livello estetico e sono indolori.
Le vene varicose sono molto più grandi, profonde e vistose. Di color carne o rosse, hanno un aspetto bitorzoluto. Più o meno dolorose, possono causare diversi disagi quali gonfiore alle gambe, prurito e anche sanguinamento. A differenza delle vene a tela di ragno, le vene varicose possono essere considerate un fattore di rischio per la circolazione del sangue e la formazione di coaguli.