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La 79esima edizione del Festival del Cinema di Venezia continua: tantissimi i riflettori sulle celebrità e tantissime le attese.
Al suo quinto red carpet la laguna ha ospitato nuove star e ha visto sfilare altrettanti nuovi look: attesissima Elodie, al suo debutto con Ti mangio il cuore di Pippo Mezzapesa, ma attesissima anche lei, Penelope Cruz, con il film L’Immensità.
Il quinto red carpet ha visto nuovi look, nuovi colori e nuove forme: andiamo a scoprirli insieme!
Il quinto red carpet di Venezia 79 ha visto sfilare look total black ed elegantissimi, ma ha lasciato spazio anche a outfit total white e abiti coloratissimi e particolari.
Ancora diffusi i tagli extra long, ma numerosi anche gli abiti corti e più sbarazzini.
La madrina dell’evento, Rocìo Muñoz Morales, ad esempio, ha sfumato la tonalità approdando al total white indossando un completo giacca-pantalone made by Kiton impreziosito dai gioielli Cartier.
Anche Drusilla Foer ha voluto stupire il grande pubblico ed è arrivata sul tappeto rosso di The Whale indossando letteralmente una nuvola di chiffon brandizzata Valentino. L’abito, realizzato solo ed esclusivamente per lei dal direttore creativo Pierpaolo Piccioli, è avvolgente, leggero come il vento e dalle maniche a cappa: il colore? Un giallo chiaro luminoso inconfondibile e adatto a una personalità elegante come la sua.
Decisamente più eccentrica Jodie Turner-Smith che per il suo quinto red carpet ha scelto un abito firmato Harbison difficile da dimenticare. Azzurro, lungo e aderente, l’abito è tagliato poso dopo il seno, coperto da una fascia bicolor a paillettes nera e gialla.
Il tocco eccentrico? L’avvolgente mantello azzurro e nero dalle vibes drammatiche.
Se si parla di eccentricità non possiamo non nominare lei: Najwa Nimri, l’attrice e cantante spagnola dalla personalità unica e inconfondibile. È arrivata sul tappeto rosso indossando un abito ampio di tulle nero che lascia scoperte braccia e gambe e crea movimento a tutta la silhouette. Per non farsi mancare nulla, l’attrice ha indossato anche un paio di occhiali da sole: personalità!
La cantante – e ora anche attrice – Elodie debutta sul quinto red carpet veneziano con una mise del tutto nuova e sorprendente. Per l’occasione, infatti, Elodie ha voluto stravolgere il suo stile portando qualcosa di assolutamente rivoluzionario: un abito firmato Valentino Haute Couture total black ed elengantissimo. Il corpetto, a forma di cuore, è legato al collo lasciando scoperte le spalle, mentre la parte inferiore, aderente nei punti giusti, arriva lunghissima fino ai piedi: insolita, sì, ma perfetta.
Tra le attese maggiori per il quinto red carpet c’era proprio lei: Penelope Cruz.
Arrivata in laguna sorridente e solare, l’attrice spagnola ha deciso di sfilare sul quinto red carpet con un abito Chanel molto elabborato.
Lunghissimo e aderente, l’abito in questione è di pizzo nero decorato da una spolverata molto fitta di fiori rosa (di pizzo anch’essi).
Spesso e volentieri non c’è bisogno di esagerare e la top model Irina Shayk ne è l’esempio lampante. Arrivata sul quinto red carpet con uno sleep dress di seta nera la modella russa ha catturato l’attenzione di tutti i riflettori.
Un total black senza aggiunta di accessori e uno sguardo magnetico: a volte la semplicità vince su tutto!
Tre grandi personalità italiane, tre look total black per il quinto red carpet della laguna. Una bellissima Federica Pellegrini raggiante post nozze fa il suo arrivo a Venezia con il marito Matteo Giunta e indossa un abito senza spalline con bustier a cuore e uno spacco laterale sensualissimo.
A completare il look un paio di sandali neri con listini e una pochette.
Laura Chiatti è andata più sul sensuale per il quinto red carpet. L’attrice, infatti, ha scelto per l’occasione un abito Dolce & Gabbana audace ma elegante: body nero senza spalline da cui si lascia cadere lunga e morbida la parte inferiore in totale trasparenza.
Infine, Carolina Crescentini: long dress di Gucci dalle maniche lunghe e ricamate in trasparenza e una parte superiore più stretta e scollata.
Il quinto red carpet di Venezia 79 può riassumersi con una parola: eterogeneità. Perchè la moda, come l’arte, non può essere uniforme, ma specchio di personalità e comunicazione.