Verissimo, Cherif Karamoko: “Mio fratello è morto su un barcone”

Fabrizia Volponi

Fabrizia Volponi nata ad Ascoli Piceno nel 1985. Laureata in "Scienze Storiche" e in "Scienze Religiose", sono da sempre appassionata di lettura e di scrittura. Divoro libri e li recensisco sul mio Blog Libri: medicina per il cuore e per la mente. Lasciatemi in una libreria, possibilmente piccolina e vintage, e sono la donna più contenta del mondo.

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Il calciatore Cherif Karamoko, ospite dell’ultima puntata di Verissimo, ha raccontato a Silvia Toffanin il calvario che ha affrontato per raggiungere l’Italia dal suo Paese natale.

In quel viaggio della speranza ha perso suo fratello, disperso tra le onde del Mar Mediterraneo.

Verissimo: Cherif Karamoko

Ospite di Verissimo, Cherif Karamoko ha aperto il suo cuore a Silvia Toffanin. Il calciatore che ha debuttato nel girone di Serie B con il Padova nel 2019 ha scritto un libro in cui ha narrato tutto il suo dramma. La sua esistenza non è stata affatto semplice: a soli 13 anni ha perso il padre, ucciso dalle milizie durante la guerra in Guinea, mentre quando ha compiuto 15 anni è morta la madre, scomparsa a causa dell’ebola.

Ad averlo completamente devastato, però, è stata la perdita del fratello Mory. E’ con lui che si era imbarcato in Libia per raggiungere l’Italia. In un barcone che poteva ospitare 60 persone ne erano stipate ben 143. Cherif, tra le lacrime, ha raccontato:

“Era piena, non ci stavamo, ma chi aveva organizzato il viaggio era armato e ci ha spinto a forza tutti dentro. Non c’era spazio per muoversi. Una notte, abbiamo iniziato ad imbarcare acqua. A quel punto è nata una battaglia disperata per accaparrarsi i salvagenti, che erano pochissimi rispetto a quanti eravamo. La gente urlava e non si capiva niente”.

In questa lotta alla sopravvivenza, Karamoko ha perso suo fratello. Quella terribile notte, che l’ha visto quasi morire, è stata l’ultima volta che ha visto Mory. Il calciatore ha dichiarato:

“Quando la barca è affondata ci siamo aggrappati ad alcuni pezzi dell’imbarcazione. Ero senza forze, faceva freddissimo e avevo bevuto un sacco di benzina. All’improvviso mio fratello mi ha allungato un salvagente e mi ha detto di tenere duro, che sarebbe arrivata la nave italiana a salvarci. Mi ha detto di salvarmi perché dovevo giocare a calcio. Lui era al mio fianco e non mi sono accorto quando è scomparso nelle onde. Sono svenuto e mi sono risvegliato in ospedale in Italia”.

La scomparsa di Mory ha devastato Cherif che, nonostante tutto, spera ancora che suo fratello sia vivo.