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La vita di chi sceglie di denunciare la criminalità non è facile. Ne sono esempio in Italia gli uomini che hanno combattuto e combattono la mafia ogni giorno come il magistrato Giovanni Falcone, ucciso nel 1992 o lo scrittore napoletano Roberto Saviano, costantemente scortato dalla polizia. Ne era consapevole anche la giornalista Veronica Guerin, che nonostante la paura voleva a tutti costi far emergere la verità sui traffici di droga in Irlanda.
Chi era Veronica Guerin
Veronica Guerin (Dublino, 5 luglio 1958 – Dublino, 26 giugno 1996) è stata una giornalista irlandese. Cresce nella capitale insieme al padre Christopher, la madre Bernadette e i quattro fratelli venendo soprannominata “Ronnie”. Riceve un’istruzione cattolica anche a scuola dove ha modo inoltre di appassionarsi allo sport praticando calcio, pallacanestro, atletica e tanti altri.
Successivamente, seguendo le orme del padre, studia contabilità al Trinity College per essere poi assunta dal padre una volta ottenuta la laurea. Alla morte di Christopher la giovane cambia professione fondando una società di pubbliche relazioni in cui lavora per ben sette anni. Successivamente lavora come assistente personale di Charles Haughey diventando sua amica e ottenendo nel 1987 il ruolo di tesoriere di partito per Sean Haughey.
La difficile carriera di Veronica Guerin
Nel 1990 rivoluziona nuovamente la sua carriera, questa volta in maniera definitiva. Entra nel mondo del giornalismo con la proposta di lavorare come cronista per il Sunday Tribune e il Sunday Business. La contraddistingue la voglia di scoprire la verità anche a costo di mettere in pericolo la sua vita. Durante lo studio di un caso diventa amica di figure centrali all’interno della vicenda facendo amicizia tanto con la polizia e le autorità legali quanto con i criminali.
Dopo diversi anni di attività si dedica alla cronaca nera scrivendo per il Sunday Independet facendosi ricordare per l’uso attento ai nomi delle strade e l’uso di pseudonimi fissi per evitare accuse di diffamazione. Proprio in questo momento inizia ad analizzare il mondo dei narcotrafficanti di Dublino iniziando a mettere seriamente in pericolo la sua vita.
Veronica Guerin, le minacce e l’omicidio
Nell’ottobre 1994, dopo numerose minacce di morte, iniziano i primi attentati alla sua vita. Era appena uscito un articolo sull’omicidio di Martin Cahill, un pezzo grosso in quell’ambiente, e degli uomini sparano due colpi di pistola contro casa sua. Successivamente la Guerin scrive un articolo su un altro uomo importante della malavita e così nel gennaio 1995 un uomo si presenta alla sua porta puntandole una pistola alla tempia e minacciandola.
Nonostante gli avvertimenti la giornalista decide di proseguire le sue indagini aiutata dalla polizia che inizia ora a scotarla giorno e notte. Le cose non sembrano migliorare e la determinazione di Veronica nel riuscire a portare a galla queste storie viene interrotta nel 1996 quando dalle minacce passano ai fatti. Durante il tragitto in macchina non si accorge di essere seguita da due uomini in moto che le sparano sei colpi mettendo fine alla sua vita.