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L’arrivo della vespa orientalis ha messo in allarme l’Italia. Giunta nella Capitale, si tratta di una specie più aggressiva e velenosa di quelle comuni, ed è anche conosciuta col nome di “calabrone orientale”. Orginariamente diffusa nel Sud Italia, adesso si sposta nelle zone settentrionali a causa dell’aumento anomalo ed eccessivo delle temperature. Infatti, nel 2020, era arrivata una segnalazione da Genova, in Liguria. Quest’anno tocca a Roma.
Vespa orientalis allarme: le caratteristiche
Le vespe orientalis hanno delle caratteristiche tali che le rendono più pericolose rispetto alle vespe di cui conosciamo già le sembianze. Il loro veleno è stato definito epatotossico ed emolitico. Se infastidite, non è detto che pungano. Al contrario, nel caso in cui venissero toccate, attaccherebbero subito il malcapitato.
La vespa orientalis sembra preferire gli ambienti urbani, siti in cui manifesta la sua aggressività in situazioni in cui il suo nido viene preso di mira, in maniera particolare a fine estate.
Vespa orientalis allarme: come riconoscerle
Secondo le parole di Andrea Lunerti, etologo e zoofilo naturalista, la vespa orientalis non è una nuova conoscenza in Italia. Negli anni ’50, a Roma, era già stata segnalata.
“Si nutre di solto di rifiuti organici in putrefazione; perciò anche un avanzo di carne può rappresentare una grande attrattiva per questi insetti. Di conseguenza, l’immondizia diventa il suo target” dice Lunerti.
Per distinguerle dalle altre vespe, basterà notare il colore rossastro uniforme, seguito da una banda gialla in corrispondenza di addome e testa.
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