Ormai sono tantissimi gli italiani che ogni anno si recano all’estero per le vacanze estive, e non solo per quelle. Oggi volare fino in Giappone, in nord America o in Asia è facile, rapido e in certi casi anche abbastanza economico. Quando il viaggio è all’interno della Comunità Europea, e dei Paesi che gravitano attorno ad essa, la questione è semplice: in pratica non esistono frontiere e basta un qualsiasi documento di identità. Per viaggiare più lontano invece non solo serve il passaporto, ma anche il visto, che a volte è da richiedere con un certo anticipo.
Viaggiare verso gli Stati Uniti
Fino ad alcuni anni fa chi andava negli USA era costretto a compilare un modulo per la richiesta di un visto temporaneo. Tale modulo veniva consegnato all’atterraggio, o anche già in aereo, e solitamente era disponibile solo in lingua inglese. Dal 2009 le cose sono molto cambiate e oggi è possibile atterrare sul territorio degli Stati Uniti d’America solo per coloro che sono in possesso di un visto, lavorativo o per studio, o di un modulo ESTA. Serve ESTA per andare a New York, ma anche solo per fare scalo in un qualsiasi aeroporto USA.
Cos’è l’ESTA e come si ottiene
Contrariamente ai vecchi moduli l’ESTA si deve richiedere in anticipo, approfittando dei siti che permettono di ottenerlo direttamente online. In pratica si compilano alcuni moduli, da inviare per via telematica, con i quali si effettua una richiesta di ESTA: Electronic System for Travel Authorization. All’ottenimento di questo documento si potrà poi viaggiare negli Stati Uniti senza alcun tipo di problema. L’autorizzazione deve essere ottenuta almeno 72 ore prima della partenza per una meta USA, conviene quindi richiederla con un certo anticipo. Con questa autorizzazione si può rimanere all’interno degli USA fino a un massimo di 90 giorni.
Viaggiare verso l’Asia
Molte delle mete asiatiche sono tra le più gettonate oggi tra i viaggiatori europei. Alcune di esse sono facili da raggiungere e non serve avere a disposizione alcun tipo di visto. Ad esempio per chi viaggia verso il Giappone un semplice modulo, con poche e chiare domande, viene consegnato all’atterraggio, da compilare e restituire al controllo passaporti. Il modulo è disponibile in varie lingue, ma anche in inglese è già sufficientemente chiaro. Durante la compilazione è necessario indicare il nome del primo albergo in cui si soggiornerà, è importante avere questo dato a portata di mano all’atterraggio a Tokyo o in un’altra città giapponese. Ci sono però mete decisamente più difficili da raggiungere, per le quali occorrono visti e permessi.
Viaggiare verso la Cina o la Russia
Per andare in Cina serve un visto turistico della durata di almeno 90 giorni. Se si viaggia con un tour organizzato tale documento potrà essere richiesto dal tour operator, quindi sarà di tipo collettivo. Altrimenti ognuno dovrà contattare l’agenzia cinese per i visti e fare una richiesta scritta, anche online. Per ottenere questo documento serve del tempo, conviene quindi muoversi con un certo anticipo. Anche per andare in Russia serve il visto; si tende a non pensarci, perché alcune città russe, come ad esempio San Pietroburgo, sono “a due passi” dall’Europa. Anche per andare in città così vicine serve invece un permesso di ingresso che va richiesto anche varie settimane prima della partenza. Si può richiedere sul sito del Dipartimento Consolare della Federazione Russa. Per i visti turistici non è necessario presentarsi di persona presso il consolato, perché sono disponibili in rete servizi per la richiesta del visto per la Russia. In ogni caso è da ricordare che quando si esce dalla Comunità Europea è necessario possedere il Passaporto in corso di validità, quindi ottenuto da meno di 10 anni.