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Victoria’s Secret aveva sempre detto no alle modelle diverse dai suoi esclusivi canoni. Le testimonial di Victoria’s rappresentano le donne più belle e perfette al mondo, con una ben precisa immagine di donna “angelo”, protagoniste del particolarissimo show in lingerie e ali. L’azienda si dichiarava non a favore, quindi, di inclusioni a prototipi di bellezza diversi. Ad oggi stiamo assistendo a un’importante cambio di immagine e marketing.
Ali Tate Cutler
Americana, taglia 46, nella vita lavora come insegnante di yoga ed è seguitissima su Instagram (150.000 followers per l’esattezza). Il brand di lingerie ha scelto una brand ambassador che ogni giorno, sui social, spinge le sue seguaci a credere in loro stesse, portando avanti una politica di body positivity e il body shaming. La modella non è nuova per il mondo del fashion, ha sfilato in passerella per Christian Siriano PE 2019 poi Tadashi Shoji, Mango e Ralph Lauren.
Indipendentemente dal fatto che sono davvero entusiasta di lavorare con un marchio che ho idolatrato fin da quando ero adolescente, mi sembra un grande passo nella giusta direzione per la visione del corpo femminile
Ali Tate Cutler ha commentato sul suo account Instagram.
Sentirsi a casa nel proprio corpo significa avere una cosa in meno di cui preoccuparsi in un mondo che è soggetto a preoccupazioni. Questo non significa che non dovremmo tutti sforzarci di mangiare bene, mantenerci attivi, nelle nostre migliori condizioni… Ma quando ci concediamo una cena sontuosa, o quando vediamo una nostra foto che non riflette esattamente ciò che vogliamo apparire, dobbiamo rilassarci. Sospendete i giudizi. Cercare di vedere tutto da una prospettiva di auto-comprensione e amore è la strada, soprattutto verso noi stessi
Victoria’s Secret e il calo delle vendite
Pensavamo che non sarebbe mai successo, invece Victoria’s Secret ha ceduto. Entra far parte dell‘harem dei celebri angeli di Victoria anche una modella plus size. Si chiama Ali Tate Cutler ed è stata scelta come protagonista della capsule collection Bluebella for Victoria’s Secret, nata per celebrare la diversità e la femminilità. Perché non ce lo saremmo mai aspettato?
Rivoluzione? Decisamente sì. Qualche anno fa il brand era assolutamente intransigente sulla possibilità di allargare i loro prodotti a un pubblico plus size, tanto meno ad avere testimonial transgender. Una scelta aspramente criticata che non si adeguava alle necessità d’immagine e di mercato. Le donne angelo, che rappresentano da anni il brand di lingerie, erano state considerate non idonee perché inducevano a un’ideale di bellezza fin troppo perfetto. A differenza dei competitors che, invece, hanno preferito una politica d’apertura. Che il cambio di strategia sia stata una necessità? L’annuale sfilata-evento del marchio che vedeva modelle vestite da angeli in lingerie, è stata cancellata per la prima volta dopo 24 anni. Inoltre, Victoria’s Secret ha registrato vendite in calo rispetto all’anno precedente e la chiusura di più di 50 store nel mondo.
Victoria’s Secret ha firmato un contratto con la modella transgender Valentina Sampaio, e adesso fa spazio anche a dei testimonial curvy. Due grandi rivoluzioni che, si spera, possano portare a una nuova rinascita.