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Ci sono personaggi che sanno catalizzare l’attenzione del pubblico a casa e sicuramente Donatella Rettore è una di questi.
Da sempre. Lo sa bene Caterina Balivo, che l’ha voluta ospite nel suo programma pomeridiano Vieni da Me. Una bella chiacchierata tra amiche che ha svelato un episodio della vita della cantante che in pochi conoscono. La Rettore ha raccontato di quella volta in cui ha rischiato di morire. E’ rimasta viva per un soffio e la colpa è da attribuire tutta alla sua esuberanza, che la accompagna fin da piccola.
Un episodio che ha lasciato il segno sulla diva, ma che è felice di poter essere in televisione a raccontarlo con il sorriso.
E’ già da qualche giorno che Donatella Rettore pubblicizza sui social la sua partecipazione a Vieni da Me. Il motivo? Oltre che avvisare i suoi fans, sicuramente ha qualcosa di importante da raccontare. E infatti è stato proprio così. Alla Rettore tocca una tradizione del programma: ‘La Cassettiera‘.
Si comincia subito con un mappamondo per parlare del successo internazionale della vulcanica cantante. Si rovista tra i ricordi del passato, qualcuno più piacevole, qualcuno meno.
Il clou della puntata di Vieni da Me però arriva quando si apre il cassetto con un posacenere. Da qui scattano i ricordi legati alla madre, accanita fumatrice. Donatella non fuma, ma ha anche qualcos’altro da raccontare, sempre legato alla mamma, scomparsa presto proprio a causa del fumo.
Si tratta di un aneddoto che in pochi conoscono e che dimostra, ancora una volta, come la Rettore sia un personaggio unico. Lei stessa si definisce “una fuggiasca”. Al contrario dei “ragazzi di oggi che non se ne vogliono andare”.
Il racconto di Donatella Rettore scende nello specifico: “Quando ho cominciato a camminare, ho cominciato a correre”. Caterina Balivo capisce subito che la cantante si sta commuovendo: ha in mano il guinzaglio che le è stato fatto trovare in un cassetto della ‘Cassettiera‘ e lo stringe forte.
Segno di una grande emozione. Ma in cosa consiste questo racconto così delicato? La Rettore non specifica quanti anni avesse di preciso quando è accaduto, ma doveva essere una bambina. Correndo senza ritegno come solo una piccola Rettore può fare, ha sfiorato l’incidente – che avrebbe potuto essere mortale – con un’Alfa Romeo. L’automobile stava viaggiando normalmente. Quella fuori posto era Donatella.
Fortunatamente il conducente del veicolo l’ha vista ed è riuscito ad inchiodare in tempo, altrimento la cantante avrebbe avuto la peggio.
“Io sono qui per un pelo”. E la madre che cosa ha fatto? Le ha messo un guinzaglio. Una pettorina per l’esattezza, con decorazioni tipiche friulane. in questo modo quando Donatella scappava, la madre poteva trattenerla. Una soluzione piuttosto insolita per quell’epoca, ma evidentemente all’avanguardia. E soprattutto ha permesso alla mamma della Rettore di evitare che la sua irrequieta figlia finisse sotto una macchina. Strano rapporto quello tra le due, viene raccontato durante la puntata.
Tanta emozione, ma questo episodio del ‘viva per miracolo’ fa capire, ancora una volta, come Caterina Balivo riesca sempre a far aprire il cuore dei suoi ospiti. Qualche volta ci scappa una lacrima, ma il successo del programma sta anche in questo.