Il virus intestinale è una patologia che colpisce tantissime persone in tutto il mondo. Come si combatte l’influenza intestinale? Ciò è possibile attraverso alcuni rimedi farmacologici, ma anche naturali. Vediamo, inoltre, quando è necessario rivolgersi al medico e quali sono le cause del virus. Che impatto ha nei bambini?
Virus intestinale sintomi
Il virus intestinale colpisce lo stomaco e/o l’intestino tenue e crasso. Tra i sintomi più comuni vi sono il vomito, la diarrea, la febbre e intensi dolori addominali. Si tratta, in ogni caso, di un qualcosa di passeggero. Non fa parte del vero e proprio virus dell’influenza, poiché con questa si va ad indicare sintomatologie con problemi respiratori, del calibro di tosse, raffreddore o mal di gola. Sono, quindi, due tipi di virus differenti. E’ vero che, in ogni caso, coloro che soffrono di influenza vera e propria possono avere sintomi simili a quelli del virus intestinale, ma ciò non è sempre così.
Chiunque può essere colpito da questo genere di virus. L’unica accortezza che dobbiamo considerare è quella relativa alla disidratazione, specialmente nei bambini e negli anziani. Ogni anno, vi sono moltissime varietà di virus che circolano nell’aria. Con il calo delle temperature, già a partire da ottobre hanno iniziato a diffondersi oltre 300 varietà di virus parainfluenzali, che causano vomito e/o diarrea. Si capisce bene, quindi, come può essere facile essere contagiati da questi malesseri passeggeri. Solo nel mese di settembre, a causa di sbalzi termici e riapertura delle scuole, si sono registrati dai 60mila agli 80000 casi alla settimana.
Ci sono tanti tipi di virus che possono causare l’influenza intestinale. Tra questi annoveriamo i rotavirus, i norovirus, gli adenovirus, sapovirus, astrovirus. Dobbiamo dire che, però, il rotavirus è quello più frequente e che è causa di molti contagi soprattutto nei bambini. Può, però, infettare anche gli adulti. E’ possibile che questi virus siano presenti in cibo o acqua contaminata. I sintomi possono apparire da 4 ore alle 48 dall’esposizione. Il virus non è mai causato da batteri, come invece accade nel caso di Escherichia coli o Salmonella.
I sintomi di un’infezione batterica, in ogni caso, possono esser simili a quelli virali. L’Adenovirus è un po’ più raro: infetta soprattutto i bambini di età inferiore ai due anni e, spesso, dura molto in questi soggetti. Può durare, infatti, addirittura dai 5 ai 12 giorni. Il genere astrovirus infetta soprattutto i bambini e i neonati, ma può avvenire un contagio anche in soggetti adulti. Vi sono, poi, i calicivirus e i norovirus che, spesso, sono quelli che interessano di più gli adulti. Dobbiamo dire che sono presenti tutto l’anno, ma è da ottobre ad aprile che creano più contagio.
Con norovirus si può avere nausea, diarrea, vomito, crampi addominali, dolori muscolari, mal di testa, febbre. Il rotavirus è, invece, causa di infezioni in neonati e bambini molto piccoli. E’ possibile che si infettino anche gli adulti, ma i sintomi sarebbero molto più miti. Il rotavirus si contagia attraverso il contatto oro-fecale. Si può avere anche una trasmissione da bambino ad adulto, tramite le normali operazioni di cambio pannolino. E’ una malattia più diffusa in inverno. Il norovirus, invece, si trova spesso nei luoghi dove ci sono molte persone. Avviene ad esempio in scuole, ospedali, ristoranti. Può avvenire contagio tramite acqua contaminata o consumo di alimenti poco puliti. E’ molto frequente anche in viaggio.
Rimedi farmacologici
Essendo l’influenza intestinale un virus, non esistono dei veri e propri rimedi farmacologici. I farmaci, infatti, sono spesso utilizzati contro un’infezione batterica, mentre il virus deve “fare il suo corso”. E’ possibile, in ogni caso, assumere farmaci tipo antispastici nel caso in cui si abbia davvero molti dolori addominali. Assieme o al posto di questi, è possibile assumere fermenti lattici per rinforzare l’intestino ormai debilitato dal virus.
Questi rimedi si possono acquistare in farmacia, nelle parafarmacie, ma anche nei supermercati più forniti. In alternativa, è possibile acquistarli su Internet. Su Amazon, ad esempio, esiste una vasta gamma di prodotti che possono dare un valido aiuto per la risoluzione del problema. Lactoflorene, ad esempio, offre 12 flaconcini monodose a poco più di 9 euro. Oltre ad essere dei fermenti lattici, contengono alcune vitamine del gruppo B, oltre allo zinco, un minerale molto prezioso per la nostra salute. I fermenti lattici possono essere usati anche come prevenzione, dato che vanno a rinforzare l’intestino. Generalmente si attuano cicli di una settimana-dieci giorni al mese. Sono utili anche per chi soffre di colon irritabile. Oltre a questo prodotto, su Amazon se ne trovano di molti altri, sempre efficaci.
In alcuni casi, in cui si presenti diarrea persistente che non accenna a diminuire, il medico può prescrivere farmaci a base di loperamide. Si tratta di una sostanza che inibisce il riflesso della peristalsi intestinale e che, in questo modo, riesce a bloccare i sintomi della diarrea acuta. E’ sempre meglio, però, chiedere consiglio al proprio medico curante, anche perché si possono verificare interazioni con altri farmaci.
Rimedi naturali
Oltre alla terapia farmacologica, esistono dei rimedi naturali capaci di affievolire i sintomi di un’influenza intestinale. Si tratta di erbe, ma anche di un tipo di alimentazione particolarmente priva di scorie. Oltre alla possibilità di assumere probiotici, è utile mangiare pasta o riso in bianco, alimenti secchi tipo grissini o fette biscottate, meglio se non integrali. Vanno bene le patate bollite, le carote, il limone, le banane, le carni magre tipo pollo o tacchino, il pesce bollito, il parmigiano.
Meglio evitare le bevande troppo calde, i frutti, i grassi, i dolci, i cibi piccanti, nonché la teina e la caffeina, che possono andare ad irritare la mucosa di stomaco e intestino. Attenzione anche all’alcol, che è un potente disidratante, al fumo e alle bibite gassate e dolcificate. Esistono delle erbe che aiutano a curarsi. Una tra tutti è la camomilla, per il suo potere di sedare sintomi come bruciore di stomaco, nausea e vomito. Anche la menta può andare bene, così come il finocchio e l’anice, che va a calmare le pareti dello stomaco irritate. Può essere utile consumare anche lo zenzero, in quanto antiinfiammatorio. Si può usare in tisane o infusi, oppure grattugiato direttamente sulle pietanze. Lo zenzero è un efficacissimo metodo anti nausea e anti vomito.
Quando è necessario rivolgersi al medico in caso di influenza intestinale? Se i sintomi come il vomito o la diarrea persistono da più di due giorni senza accennare a diminuire, se la diarrea ha tracce di sangue, se la febbre va oltre i 38.5, è necessario chiamare il medico. Questo servirà anche se si avvertono sensazioni di stordimento, svenimento, confusione mentale, fortissimi dolori addominali. Nel caso di bambini, dobbiamo rivolgerci al medico se il bambino è troppo assonnato, se vomita sangue, se ha sangue nella diarrea, se ha segni di disidratazione (secchezza bocca e pelle, pianto senza lacrime, pannolino asciutto per più di otto ore).
Mal di pancia bambini
Il virus nei bambini è senza dubbio più severo che negli adulti. Il contatto oro-fecale, infatti, può essere molto difficile da monitorare per un genitore. I bambini, poi, mettendosi continuamente le mani in bocca, non fanno altro che ingerire un sacco di germi, batteri e virus. Per ridurre il contagio è necessario lavare spesso le mani al bambino, fin da piccolissimo. Per quanto riguarda i rotavirus, esistono delle apposite vaccinazioni, che si possono effettuare entro i dodici mesi di età. In genere è il pediatra che suggerisce questa ipotesi, tenendo conto delle condizioni del piccolo.
Se il bambino ha già contratto l’influenza, è necessario somministrare spesso acqua al piccolo, nonché soluzioni a base di sali minerali. Per ridurre il rischio di contagio, gli adulti dovranno seguire particolari regole. Queste sono: lavarsi le mani dopo aver interagito col bimbo, lavare spesso i giocattoli che usa, pulire le superfici solide con detergenti anti germi. Necessario anche lavare bene la biancheria da letto alle alte temperature, oltre a usare molte salviette di pulizia usa e getta. Per ciò che riguarda la dieta del piccolo, meglio la pasta o riso in bianco, cracker e biscotti secchi, verdura bollita, banane e limoni.
Meglio non abbondare con i latticini e, nel caso, preferire gli alimenti con latte ad alta digeribilità. I latticini, infatti, possono andare ad irritare ancora di più lo stomaco o l’intestino del piccolo. Le norme per evitare di contrarre l’influenza stanno nell’evitare il diretto contatto con una persona che ha l’influenza, non usare posate, piatti e bicchieri della persona malata, usare asciugamani separati, disinfettare le superfici con detergenti appositi.
E’ utile lavarsi le mani spesso. Più che altro dopo il contatto con la persona malata, ma anche dopo aver usato la toilette, prima di mangiare. Ci vuole acqua tiepida e sapone, strofinando per almeno 20 secondi e risciacquando con cura. E’ utile evitare di bere acqua in luoghi in cui è possibile che vi sia contaminazione da scarichi fognari, ad esempio in paesi sottosviluppati.