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La sua protagonista più nota è stata interpretata da Sue Lyon che nella trasposizione cinematografica del 1962 veste i panni di “Lolita”. Scopriamo la storia di Validimir Nabokov, ideatore del romanzo omonimo e grande intellettuale di origini russe.
Chi era Vladimir Nabokov
Vladimir Vladimirovič Nabokov (Pietroburgo, 22 aprile 1899 – Montreux, 2 luglio 1977) è stato uno scrittore e poeta russo. Cresce in una famiglia nobile con i genitori Elena e Vladimir, lui un noto politico russo morto assassinato. Con l’avvento della rivoluzione nel 1917 arriva per loro il momento di lasciare il paese e si trasferiscono momentaneamente in Crimea. Successivamente optano per la Gran Bretagna dove Vladimir ha modo di completare i suoi studi.
Nel 1922 termina l’università in studi slavi e lingue romanze al Trinity College e successivamente parte per Berlino, poi per Parigi dove inizia a pubblicare i suoi primi scritti sotto nome falso. Si dedica inizialmente a liriche simboliste e nel 1926 pubblica il suo primo romanzo.
L’inizio della carriera letteraria
Al primo grande successo ne seguono numerosi tra cui “La difesa di Luzin” nel 1929, “L’occhio” nel 1930 e “Camera oscura” nel 1931. Sicuramente la prima produzione letteraria non è ancora significativa e in grado di far emergere il grande talento che è in lui, ma è un ottimo modo per avvertire l’ambiente multiculturale da cui proviene.
Fin da bambino infatti cresce parlando tre lingue: russo, inglese e francese. Ad aiutarlo i numerosi trasferimenti e soggiorni all’esterno che lo portano a un certo punto della sua carriera a passare alla stesura in lingua inglese. L’evento coincide con il momento in cui vive negli Stati Uniti e con la necessità di raccontare la realtà sociale in cui si trova.
Carattestica di questa fase di scrittura è quindi la frammentazione dell’uomo nella società contemporanea e si rivede soprattutto in alcuni suoi romanzi tra cui “La vera vita di Sebastian Knight” e “I bastardi”.
Il grande successo con “Lolita”
Senza dubbio però il grande successo arriva con il romanzo “Lolita” uscito nel 1955. Racconta al pubblico, ormai mondiale, la vera identità degli Stati Uniti, caratterizzata da segni distintivi come il piacere per il sesso.
Il romanzo è decisamente scabroso poichè narra la relazione nata tra un uomo adulto a una ragazzina ed è diventato il simbolo di questo intreccio amoroso anche attraverso l’omonimo film di Stanley Kucrick.
Non solo scrittore: tra critica ed entomologia
Successivamente propone una serie di titoli molto apprezzati tra cui “Fuoco pallido” del 1962 o “Ada o ardore” del 1969 dove ritorna la sua passione per i giochi e il forte interesse per il sesso. Scrive poi infine nel 1967 una sorta di raccolta autobiografica sul passato russo.
Nabokov però non è stato solo uno scrittore, è stato anche un critico di letteratura russa, autore di saggi sugli scrittori del XIX e XX secolo e inoltre traduttore. Una sua passione che non molti conoscono è però quella per l’entomologia, ramo della zoologia specializzato in insetti di cui si occupa anche a livello accademico con saggi tecnici.