Chi era Voltaire: tutto sul filosofo francese

Chi era Voltaire, una delle più grandi menti dell'illuminismo che prova a risvegliare le coscienze degli uomini dall'oppressione politica e religiosa.

Il pensiero filosofico di Voltaire è stato un punto di partenza fondamentale per alcune delle più grandi riflessioni contemporanee. Le idee di libertà dall’oppressione e allontanamento da una fede cieca hanno incuriosito e ispirato il filosofo tedesco Friedrich Nietzsche per esempio.

Chi era Voltaire

Voltaire pseudonimo di François-Marie Arouet (Parigi, 21 novembre 1694 – Parigi, 30 maggio 1778) è stato un filosofo, scrittore e poeta. Si dedica principalmente allo studio dei classici presso i Gesuiti e una volta morto il padre notaio decide di intraprendere gli studi giuridici perseguirne la professione.

Realizza di essere però più interessato alla vita mondana e alla poesia, per lui strumento di espressione fondamentale. Viene imprigionato nel 1717 per aver scritto versi di satira politica e arrestato nuovamente quasi dieci anni dopo per aver sfidato un nobile cavaliere. La scelta è tornare nuovamente nella Bastiglia e o essere esiliato e opta per la seconda andando per tre anni in Inghilterra.

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Durante questo soggiorno conosce grandi personalità politiche e letterarie che lo influenzano e lo fanno riflettere sul regime costituzionale liberale presente lì, ma assente nella sua terra natale.

Sviluppo del pensiero filosofico

Una volta tornato nella sua città inizia a produrre un’intensa attività letteraria continuando a renderlo sospettoso e poco gradito alle autorità. Questo lo porta ad allontanarsi preventivamente e soggiorna in Svizzera, Lorena e a Berlino presso Federico II di Prussia.

Diventa in questi anni un personaggio fondamentale durante questa rivoluzione intellettuale nota come illuminismo. Esprime in tutte le sue opere idee chiare e precise come la convinzione che la conoscenza debba nascere necessariamente dall’esperienza. Condanna ogni teoria metafisica e qualsiasi pensiero religioso, per lui espressione di infondato fanatismo. Sebbene alcune tematiche non le senta proprie, combatte perchè le persone possano esprimerle. Si dimostra molteplici volte contrario all’intolleranza religiosa o all’ostacolare le libertà dell’uomo.

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La sua produzione è intesa quindi come espressione letteraria di questa sua volontà. Desidera affermare il diritto degli uomini a essere trattati con pari diritti.

Opere letterarie di Voltaire

Voltarie può vantare una produzione letteraria molto ampia che spazia dalle commedie alle tragedie fino ad arrivare naturalmente a lettere e saggi. Come manifestazione del suo pensiero i temi più ricorrenti sono quindi la tolleranza, l’eguaglianza e il ripudio verso la violenza.

Tra le opere più note ricordiamo “Trattato sulla tolleranza” che racconta come in casi giudiziari ci siano stati “errori”, coperti da discriminazioni, violenze e diffamazioni. Un altra opera fondamentale è il “Candido”, romanzo filosofico che vuole promuovere la coscienza civile. Contrasta infatti l’ottimismo religioso sulla divina provvidenza che a differenza del lavoro, non è una forma di liberazione.

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Ne “L’ingenuo” emerge poi la sua opposizione alla cieca fede, come anche in “Zadig”, sottolineando però la sua idea di tolleranza nei confronti delle differenze ideologiche tra lui e i religiosi.

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