Vuoi diventare influencer su Instagram? Le regole da seguire

Olga Luce

Olga Luce, nata a Napoli nel 1982, è diplomata al liceo classico. Scrive di cronaca, costume e spettacolo dal 2014. Il suo motto è: il gossip è uno sporco lavoro, ma qualcuno deve pur farlo (quindi tanto vale farlo bene)! Ha collaborato con Donnaglamour, Notizie.it e DiLei. Oggi scrive per Donnemagazine.it

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Diventare influencer su Instagram no soltanto è possibile ma, in linea puramente teorica, non è nemmeno così difficile.

Tutto quello che c’è da fare è costruire una propria identità editoriale, essere costanti nelle pubblicazioni e soprattutto fare delle scelte molto attente in termini di hashtag e interazioni con gli altri utenti. Ecco tutti i consigli utili per diventare (almeno) micro influencer o (se proprio le cose vanno bene) la prossima Chiara Ferragni.

Diventare influencer su Instagram

Intorno agli influencer si è creata una sorta di mitologia contemporanea: tutti sanno chi sono e che come trascorrono il tempo (del resto, grazie alle storie di Instagram è possibile avere una finestra costantemente aperta sulla loro vita), ma non sono in molti a capire quale sia il meccanismo per cui quelle persone riescano a guadagnare semplicemente mostrando se stesse sui social.

In realtà per ottenere ingaggi e sponsorizzazioni la prima cosa da fare è ottenere un buon numero di follower: per i micro influencer si parla di un numero variabile tra i diecimila e i sessantamila. Far crescere il proprio profilo, e farlo crescere in maniera costante e omogenea nel tempo, è una delle occupazioni principali di un influencer e richiede molto impegno oltre che molta attenzione a come si utilizza il proprio profilo.

Post e stories di Instagram

Instagram è un social nato per mantenere un contatto reale con i propri follower. Fino a non molto tempo fa non era possibile caricare sul social fotografie che non fossero state scattate nel momento stesso della pubblicazione, proprio al fine di mantenere i contatti tra gli utenti il più realistici e immediati possibile.

Oggi le cose sono cambiate: la funzione che prima veniva svolta dai post viene ricoperta dalle stories, che hanno grandissima visibilità ma brevissima durata.

I post devono essere pubblicati con grande costanza e con un piano editoriale preciso, in maniera da costruire un profilo specializzato in un determinato argomento (viaggi, food blogging, fashion, arte eccetera). Il numero ideale di post da pubblicare al giorno è tra uno e tre.

Le storie invece possono seguire una linea editoriale più caotica e improvvisata, dal momento che rimangono visibili per sole 24 ore. Un profilo veramente attivo dovrebbe pubblicare circa 10 storie al giorno.

Un numero enorme, in realtà, a cui molti vip non arrivano minimamente.

Engagement e reactions

Diventare influencer su Instagram significa, alla lettera, riuscire a interagire con i propri follower e a “muovere” il loro coinvolgimento emozionale o il proprio gradimento nei confronti di un marchio in una direzione o in un’altra. Questo si ottiene, secondo le statitstiche, attraverso una interazione continua con altri profili simili e, naturalmente, con i propri follower.

Messaggi e reactions contribuiscono a far alzare l’engagement di un profilo.

Perché un profilo con circa 10.000 utenti sia ritenuto interessante dai marchi potenzialmente interessati a farsi pubblicità attraverso il profilo in questione, i contenuti devono raggiungere un reach medio di 4.000. Il reach (o la reach) è la capacità di un contenuto di essere visualizzato dagli utenti di Instagram. Un buon livello di interazione è invece il 10%: vuol dire che su 10.000 follower almeno 1000 devono interagire periodicamente con i contenuti pubblicati.

Da un profilo privato è praticamente impossibile avere un’idea precisa di questi parametri. Passando a un profilo aziendale invece si avrà la possibilità di controllare dall’interno le metriche del proprio profilo e aggiustare il tiro di conseguenza.