Dopo che su Netflix è approdato il docufilm ispirato alla loro storia, Wanna Marchi e Stefania Nobile sono tornare a parlare del loro caso e hanno dichiarato di non essere affatto pentite.
Wanna Marchi e Stefania Nobile: le parole
Netflix ha dedicato un intero docufilm al controverso caso di Wanna Marchi e Stefania Nobile che, nei primi anni 2000, hanno truffato degli utenti ignari delle loro televendite per un valore di 300 milioni di lire. Le due donne – che per la vicenda sono state condannate a 9 anni di carcere – hanno affermato di non essere pentite di quanto fatto: “Questa serie dà la possibilità al mondo di conoscere una parte della nostra storia… Se potessimo tornare indietro? Non ci pentiamo di nulla”, hanno affermato, e ancora: “Lo facevano già tutti. Per una volta nella vita, ho copiato un’idea di altri. Ho preso spunto dallo Stato … Se non fa un passo indietro lo Stato, non vedo perché Wanna Marchi dovesse pentirsi (…) E poi, e si trattava davvero di persone senza soldi, che si sono indebitate, come hanno raccontato in tribunale, come mai all’epoca riuscirono a pagare 300 milioni di lire ad un mago?”.
Il fatto che dopo la vicenda le due abbiano comunque continuato a ottenere visibilità, a essere invitati in alcuni programmi tv e che al loro caso sia stato persino dedicato un docufilm su Netflix ha fatto storcere il naso a molti e sicuramente anche le ultime dichiarazioni fatte dalle due donne non mancheranno di sollevare polemiche.