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Whitney Houston è nata a Newart il 9 Agosto del 1963, figlia d’arte nata da una cantante soul.
La sua madrina, invece, era Aretha Franklin, grande icona della musica gospel mondiale.
La Houston ha avuto modo di vivere la musica fin dai primi anni di vita. Basti pensare che, negli anni della sua giovinezza, fu inserita all’interno del coro evangelico della chiesa battista del suo paese natale.
La sua infanzia procede felicemente fin quando i genitori, all’inizio degli anni 80, divorziano.
A soli 19 anni viene scoperta da Clive Davis, capo della casa discografica Arista Records. Questo le permette di iniziare l’ascesa nel panorama discografico mondiale. Registra la sua prima canzone dal titolo “Memories” contenuta nell’album di un gruppo Jazz-Funk Material. La sua vera consacrazione, però, si ha 3 anni dopo con l’incisione del suo primo album dal titolo “Whitney Houston”. In pochissimo tempo vende oltre 10 milione di copie facendola entrare nel record assoluto di vendite per una voce femminile.
In tutta la sua carriera ha all’attivo decine di album, composizioni, singoli e tre diverse colonne sonore vendendo in totale oltre 170 milioni di copie. Il suo indubbio talento l’ha portato anche a ricevere numerosi riconoscimenti come Grammy, Emmy, American Music Awards e premi Billboard Music.
Nel 2008 entra anche nel Guinnes dei primati come l’artista più premiata e popolare al mondo.
Withney Houston ha avuto diverse storie importanti nel corso della sua vita. Il suo nome è stato spesso accompagnato a quello di artisti importanti, il più importante è certamente quello di Eddie Murphy.
Alla fine degli anni 80 conosce il cantante Bobby Brown. I due si sposano nel 1992 e da questa unione nasce una figlia: Bobby Kristina. Il matrimonio, però, non è dei più felici. A segnarlo vi è un abuso smisurato di droghe, alcol e presunte violenze da parte da lui.
Ciò segna profondamente la cantante tanto da decidere per la separazione.
Il tracollo emotivo della cantante è evidente e la porta a fermarsi artisticamente per un paio d’anni.
Gli anni successivi al divorzio sono segnati da un abuso di droghe, alcol e farmaci. Gli stessi che l’hanno portata poi alla prematura morte. Whitney Houston muore nel 2012, all’età di 48 anni: il suo corpo viene trovato all’hotel “Beverly Hilton” di Beverly Hills e la sua morte viene accertata intorno alle 4 del mattino.
La causa della morte è imputabile ad un annegamento in vasca da bagno, conseguentemente all’assunzione di droghe che le hanno causato un attacco cardiaco. Lo stesso destino è poi toccato alla figlia Kristina, morta solo un anno dopo per il medesimo motivo.
La sua gloriosa carriera comprende svariati ruoli cinematografici. La sua massima popolarità, infatti, si riferisce al momento in cui prende parte al film “The bodyguard – guardia del corpo”, film del 1992, il quale la vede impegnata nel ruolo di protagonista insieme a Kevin Kostner.
La colonna sonora del film, “I will always love you”, vende milioni di copie e la consacra nell’olimpo dei massimi esponenti musicali del periodo.
Prende parte, negli anni successivi, a diverse produzioni cinematografiche per la quale scrive ed incide anche le colonne sonore. Ricordiamo il ruolo in “Donne. Waiting to exhale” e “Uno sguardo dal cielo” di Denzel Washington. La sua ultima apparizione al cinema risale al 2012 con “Sparkle – la luce del successo”, film che tratta la storia del gruppo musicale femminile degli anni sessanta The Supremes.