Chi era William Turner: tutto sul pittore inglese

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Con una lunga carriera alle spalle e rapporti non sempre facili con la critica, William Turner è stato un grande pittore inglese specializzato nella realizzazione di ambienti naturali e spesso marittimi.

Scopriamo la sua storia dall’inizio della sua carriera.

Chi era William Turner

Joseph Mallord William Turner (Londra, 23 aprile 1775 – Chelsea, 19 dicembre 1851) è stato un pittore e incisore inglese. Cresce principalmente con il padre poichè la madre fin dalla sua nascita inizia a mostrare segni di forte squilibrio mentale che la portano a morire prematuramente. La sua assenza segna l’infanzia del piccolo che trova però nel padre una figura amorevole e pronta a sostenerlo nella sua passione per l’arte. 

La presenza della famiglia è di grande sostegno per William che utilizza le emozioni provate per rappresentare il suo concetto di arte. Per farlo decide però di frequentare una scuola che gli fornisca anche basi teoriche e così nel 1789 entra nella Royal Academy of Arts di Londra. Inizia ad esporre l’anno successivo ancora nel pieno della sua adolescenza.

L’inizio della carriera artistica

Spesso opta per soggiorni in campagna per dipingere paesaggi e si ricordano tra i suoi preferiti quelli di Bath e Bristol.

Svolge lunghi periodi formativi che lo vedono poi in diverse mete della nazione insieme a grandi colleghi. Viene premiato nel 1793 dalla sua accademia che tre anni dopo espone la sua prima tela in olio, “Pescatori in mare”, ottenendo grande successo.

Con l’avvento del nuovo secolo sono sempre di più le opere esposte che non sempre trovano il consenso della critica, ma che non mancano di numerosi complimenti da parte del pubblico. Nello specifico si ricorda “Barche olandesi durante una burrasca: pescatori che cercano di tirare a bordo il pesce” che segna la sua rottura con la tradizione inglese per avvicinarsi alle influenze romantiche. 

Le opere marine ottengono sempre grande consenso dimostrando la sua vincente scelta di renderle la tematica preponderante della sua produzione pittorica.

Nonostante il suo successo ormai consolidato, spesso viene criticato anche da personaggi influenti e così decide di abbandonare la sua collaborazione con la Royal Academy aprendo così uno studio privato.

L’avvio allo studio privato e le difficoltà

Per i suoi sostenitori è in realtà un gesto molto apprezzabile perchè questo permette loro di acquistare le tele dall’artista offrendogli la loro protezione ed eventuali commissioni. Questo momento di indipendenza viene però interrotto dalle guerre napoleoniche che portano con sè grande aridità di committenti.

Turner opta per la strada dei soggiorni in diverse città dell’isola dove torna a farsi ispirare come all’inizio della sua carriera. Rispetto a quel momento però è ora un uomo decisamente stimato, al punto che torna alla Royal Academy in veste di professore, seppur con non pochi scontri ideologici rispetto l’idea di arte. 

Gli ultimi grandi viaggi in Europa

Nel 1818 riceve un’importante commissione che lo porta a viaggiare per tutta Italia con la volontà di approfondire la tematica della luce e dell’uso del colore, imparando dai grandi maestri italiani. Al suo ritorno a Londra presenta le tele raggigurate con grande successo crescendo maggiormente nelle case degli aristocratici.

Pochi anni dopo riparte, questa volta in Belgio e nei Paesi Bassi dove apprende le tecniche di rappresentazione della luce e la capacità di rappresentare grandi paesaggi di artisti come Rembrandt. Torna poi nuovamente inItalia e in Francia dove ha modo di conoscere il grande pittore Eugene Delacroix.

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