Guardo le Winx e mi sento un vecchietto. Non conosco le loro mirabolanti avventure. I ricordi corrono invece ai Giaigiò e al comandante Cobra (quelli sì che li conoscevo, anche se non rimembro come diavolo si scrivono).
L'unico contatto avuto con le Winx è stato in un centro commerciale, quando sotto Natale ho fatto la maratona tra carrelli pieni di idiozie per cercare una Winx da regalare. Inutile star qui a spiegare la fine della storia: le Winx erano terminate circa un paio di settimane prima. Ho comprato una Barbie, ma a giudicare dal dolce viso della bimba che ha ricevuto il dono non ho fatto un grande affare.
Ah, la Barbie. Quante volte ho sbirciato sotto la gonnella per capire cosa si nascondesse. Depravato? No, dai: lo avrete fatto anche voi. Magari qualche lettrice avrà anche dato un'occhiata sotto le mutande del mitico fidanzato.
Vabbè, almeno la Barbie era da scoprire, queste Winx camminano a culo nudo già dalla nascita. Se mai dovessi avere una figlia, e se mai quest'ultima dovesse chiedermi di vestirsi come le Winx, probabilmente opterei per la clausura forzata.
La stivalata con minigonna, secondo me, ma sono qui per essere smentito da Morelli, abitua una bambina alla zoccolaggine. Visto che raggiunti i 14 anni già andrà in giro con il perizoma fuori dai jeans forse sarebbe meglio tener duro finchè si può.
E di certo non aiutano le ragazze con il popò al vento che hanno posato sulla passerella del film delle Winx. Guardare per credere.
Scrive la Bibbia: tutto esaurito alla Festa di Roma per le "Winx", le trendy fatine, di cui è stato proiettato il film in 3D, "Winx Club – Il segreto del Regno Perduto", in sala dal 30 novembre.
Il film racconta quello che la terza serie tv non ha mai spiegato: la ricerca delle origini di Bloom. "E' un inno alla positività – spiega il suo ideatore, Iginio Straffi, – una storia in cui la magia non è la potenza, ma la solidarietà".
Sì, ok, ci sarà pure la "magia della solidarietà", ma a me queste fanno paura. Quelle ragazze sulla passerella mi sembrano più adatte ad altri contesti. E io che facevo pensieri impuri guardando le tette di Margot.
''Spero di non deludere le attese di tutti'', ha detto il quarantenne Straffi che in meno di quattro anni ha saputo creare con le Winx un fenomeno mondiale capace di battere le Barbie.
Tanto di cappello. Però una Barbie potevi vestirla a piacimento, erano mamma e papà a decidere se comprartene una con abbigliamento da zoccola o da suora. Queste escono dalla fabbrica già vestite da battaglia.
Secondo me Principessa ha giocato con le Winx.