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Yngwie Malmsteen afferma: “Credo che la chitarra sia l’estensione fisica di me stesso”.
Questa frase riesce ad esprimere l’amore e la passione che il musicista prova per il suo lavoro. Scopriamo la sua storia passando per i momenti chiave della sua vita.
Yngwie Johan Malmsteen, all’anagrafe Lars Johan Yngve Lannerbäck (Stoccolma, 30 giugno 1963), è un chitarrista svedese. Cresce in un piccolo quartiere della capitale coltivando la passione per la musica fin da piccolissimo grazie anche ai genitori, entrambi musicisti.
Tra i suoi ricordi è indelebile la celebrazione del funerale di Jimi Hendrix sul piccolo schermo.
Alla musica rock alterna la musica classica, in particolar modo i pezzi di Niccolò Paganini suonati da Gidon Kremer che lo inducono a sperimentare. Nel 1983 invia alcuni suoi demo a Mike Varney, talent scout statunitense che apprezza da subito il suo stile e lo invita a trasferirsi negli Stati Uniti per lavorare.
All’inizio degli anni ’80 intraprende una collaborazione con Ron Keel fondando gli Steeler, la band con cui inizia il percorso che lo vedrà fiorire con gli Alcatrazz. L’artista dopo aver registrato con loro due album fonda il suo gruppo: i Rising Force. Con loro incide il primo album nel 1984 dando vita ad alcuni dei suoi pezzi più noti come “Black Star” e “Far Beyond the Sun”.
La sua carriera da questo momento è segnata da grandissimi successi, nonchè in realtà da numerose difficoltà.
Malmsteen è vittima infatti di diversi incidenti, tra cui uno che lo fa entrare in coma, ma riesce sempre a riprendersi e dedicarsi alla musica.
L’artista diventa un personaggio così importante da avere una tipologia di chitarra elettrica intestata a suo nome. Il modello “Stratocaster Malmsteen” firmato Fender ha come tratto caratteristico un manico dai tasti scavati e influenza lo studio della chitarra rock nel corso del decennio.
Partecipa successivamente a numerosi eventi musicali in giro per tutto il mondo ottenendo sempre grandissimo successo. Questo incide anche sulla sua vita privata e sentimentale, segnata da tre matrimoni e la nascita del figlio Antonio, così chiamato per via del compositore Vivaldi.