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Lo yoga è utilissimo per tanti problemi fisici, compresa la cervicale. Nello specifico, per questa infiammazione ci sono alcune posizioni che possono davvero attenuare, se non far scomparire, i dolori provocati dalle prime due vertebre della colonna vertebrale. Quali sono le migliori?
Yoga per la cervicale: le posizioni
Secondo studi recenti, la cervicale colpisce 7 persone su 10. Si tratta di un’infiammazione delle prime due vertebre della colonna vertebrale e si manifesta con un dolore continuo, che parte dalla zona del collo per poi estendersi anche alle spalle. Le cause sono diverse: trauma come il colpo di frusta, freddo, umidità, cattiva postura, sedentarietà, ansia, stress e movimenti bruschi in macchina, moto oppure in palestra.
Quanti soffrono di cervicale, lamentano continui mal di testa, nausea e capogiri. Se non avete patologie specifiche che vi portano a sviluppare questa infiammazione, è opportuno correggere lo stile di vita: diminuite le giornate stressanti e fate più movimento.
Tra le varie attività fisiche che si possono svolgere, quella più indicata è senza ombra di dubbio lo yoga. Gli esercizi di allungamento, così come gli stiramenti, la respirazione e le posizioni mantenute nel tempo sono miracolosi contro questa infiammazione. Oltre a sciogliere le contratture, riduce i livelli di ansia e stress e svolge un’azione preventiva nei confronti di tutti quegli atteggiamenti che procurano la cervicale. Quali sono le posizioni migliori?
La posizione del cobra
Bhujangasana, ovvero la posizione del cobra, permette alla gabbia toracica e alle spalle di aprirsi completamente. Stendetevi a terra prone, con le gambe unite e il dorso dei piedi rivolto a terra. Appoggiate le mani esattamente sotto le spalle con i gomiti vicino ai lati del corpo. A questo punto spingete le mani a terra e sollevate il petto contraendo leggermente i glutei, ma non troppo.
Le spalle non si devono inarcare e la spinta delle braccia non deve essere troppo forte. Cercate di piegarvi all’indietro tanto quanto il vostro corpo lo permette. Una volta che siete arrivate al vostro limite di piegamento, se riuscite, portate la testa all’indietro e guardate in alto. Mantenete la posizione del Bhujangasana per qualche minuto, respirando profondamente.
La posizione del triangolo esteso
La posizione del triangolo esteso, ovvero Utthita Trikonasana, permette di riequilibrare i muscoli che consentono alla testa di girarsi lateralmente. Iniziate in piedi e con un’inspirazione profonda allontanate le gambe, anche con un piccolo salto, divaricandole di un metro. Sollevate le braccia lateralmente, alla stessa altezza delle spalle, e posizionale parallele al pavimento con i palmi rivolti a terra. Girate ora lateralmente il piede destro di 90° verso destra.
A questo punto fate una bella espirazione e piegatevi verso destra senza esagerare. Alzate il braccio sinistro, che deve essere in linea sia con le spalle sia con il braccio che tocca a terra. Mantenendo l’equilibrio, girate la testa e guardate la mano o un punto fisso davanti a voi. Anche in questo caso, più la posizione viene mantenuta e maggiori saranno i benefici.
La posizione del muso di vacca
La posizione del muso di vacca, in gergo Gomukhasana, è perfetta per riequilibrare eventuali squilibri che ci sono nella parte alta della schiena. Iniziate mettendovi con le gambe distese di fronte e le braccia ai lati del corpo. Piegate entrambe le ginocchia portandole verso il petto e lasciando che i piedi siano poggiati a terra. A questo punto portate il piede sinistro sotto a quello destro posizionandolo accanto all’anca destra.
Il ginocchio destro va sopra a quello sinistro, mettendo il piede accanto all’anca sinistra. Stendete il braccio destro lateralmente con il palmo rivolto verso terra e ruotate lentamente verso l’interno. Piegate il gomito e spostate la spalla destra verso il basso e all’indietro. Infine, piegate ulteriormente il gomito e portate l’avambraccio esattamente sopra la spina dorsale tra le scapole. Realizzate poi la posizione anche dall’altro lato.