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I fumetti non sono solo un modo per divertire, ma anche per esprimere le sensazioni di un’intera generazione.
Belle o brutte che siano. Tra le maggiori esponenti di quella che può essere definita “generazione 2.0” c’è sicuramente Yole Signorelli, o meglio Fumettibrutti. Scopriamo chi è la fumettista diventata famosissima sui social network che si è raccontata a Venus Club, il nuovo format condotto da Lorella Boccia.
Josephine Yole Signorelli, in arte Fumettibrutti, nasce a Catania il 10 dicembre del 1991. La sua passione per l’arte del disegno e la necessità di esprimersi attraverso questo, imparando tutti i segreti per poterlo fare al meglio, è così forte da guidarla anche nelle scelte scolastiche e accademiche.
Yole si è infatti diplomata all’Istituto Statale d’Arte di Catania, precisamente in grafica, nel 2010 e sempre nella sua città natale si laurea in pittura all’università di Belle Arti. Successivamente lascia la Sicilia per trasferirsi al nord, a Bologna, dove frequenta l’Accademia felsinea, specializzandosi in linguaggi del fumetto.
Come spesso succede agli artisti della generazione dei social network, di qualsiasi campo questi siano, è proprio sul web che Yole Signorelli inizia a farsi conoscere e a far conoscere le proprie tavole.
In poco tempo riesce a raggiungere moltissime persone, che si rispecchiano in ciò che la ragazza ha da dire. Il successo ottenuto sul web attira ben presto l’attenzione della Feltrinelli, che le propone una pubblicazione autoriale. “Romanzo esplicito” segna quindi l’esordio della Signorelli nel mondo dell’editoria.
Un inizio a dir poco luminoso. Con la sua prima pubblicazione infatti, Yole Signorelli vince molti premi e riconoscimenti come autrice esordiente. Dopo il primo apprezzatissimo romanzo a fumetti, la ragazza si butta in altri due progetti.
Nel 2019 infatti esce “P. La mia adolescenza trans” e nel 2020 “Anestesia”.
Il tratto scelto da Fumettibrutti, è molto semplice e con pochi dettagli. Uno stile che è ormai diventato un segno distintivo dell’autrice, che non si spreca in troppi fronzoli. Yole si racconta e allo stesso tempo, attraverso la sua esperienza, racconta le storie di tanti altri ragazzi e ragazze con un vissuto simile al suo.
Fumettibrutti piace proprio per questo, perché Yole ha scelto di esporsi attraverso un linguaggio semplice, giovane e diretto raccontando quella che è la propria storia, che in qualche modo si lega a tante altre storie simili della comunità LGBTQ+, che non ha più bisogno di perdersi troppi giri di parole.
Con “P. La mia adolescenza trans”, Yole Signorelli fa coming out ma modo suo, dicendolo attraverso ciò che le riesce meglio, i propri fumetti.
Yole è infatti nata nel corpo di un uomo, che nel fumetto identifica in P. ma ha sempre saputo di essere donna.
Il corpo che ha sempre sentito suo lo ha raggiunto dopo sette operazioni, tutte molto dolorose da affrontare non solo fisicamente, ma anche mentalmente. Questo suo lungo e difficoltoso percorso di transizione è raccontato nel suo terzo libro: “Anestesia”.