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Il viaggio di Zackari Delmas nel mondo della recitazione
Zackari Delmas, un giovane attore di diciannove anni, ha già lasciato un segno nel panorama cinematografico italiano. La sua interpretazione nel film Il mio compleanno, presentato al Festival di Venezia e alla Festa del Cinema di Roma, offre uno spaccato profondo sulla complessità della crescita e delle emozioni giovanili. Delmas incarna Riccardino, un personaggio che vive un conflitto interiore tra l’innocenza dell’infanzia e il peso delle responsabilità adulte. Questo dualismo è il fulcro della sua performance, che riesce a catturare l’attenzione del pubblico e a far riflettere sulla fragilità e la forza della gioventù.
La psicologia di Riccardino: tra sogni e realtà
Nel film, Riccardino è descritto come “un adulto nel corpo di un bambino”. La sua vita in una casa-famiglia e la separazione dalla madre lo costringono a sviluppare un senso di responsabilità che si scontra con i suoi desideri. Delmas, parlando del suo approccio al personaggio, utilizza l’allegoria platonica della biga alata per descrivere il conflitto tra ragione e istinto. Questo simbolismo non solo arricchisce la narrazione, ma offre anche uno spunto di riflessione sulla condizione giovanile contemporanea, dove molti ragazzi si trovano a dover affrontare sfide simili.
Un attore in cerca di identità
La crescita di Zackari Delmas non è stata priva di difficoltà. Cresciuto in un ambiente artistico, ha sempre avuto una forte inclinazione verso la recitazione. Tuttavia, il suo percorso non è stato lineare. La sua esperienza personale, segnata dalla separazione dei genitori e dalla ricerca di un’identità, si riflette nel suo lavoro. Delmas afferma che la recitazione è una “droga” a cui non può resistere, un modo per esplorare non solo i personaggi che interpreta, ma anche se stesso. La sua capacità di trasformare l’ansia in energia creativa è un esempio di come l’arte possa fungere da catarsi e da strumento di crescita personale.