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Tra Tommaso Zorzi e Platinette continua ad esserci un rapporto teso.
Nell’ultima puntata del Maurizio Costanzo Show, i due si sono lasciati andare ad un nuovo scontro e il conduttore si è visto costretto ad intervenire per riportare la calma.
Ospiti dell’ultima puntata del Maurizio Costanzo Show, Tommaso Zorzi e Platinette si sono lasciati andare all’ennesimo scontro. I due hanno idee completamente diverse in merito ai diritti e doveri della comunità LGBT.
L’ultima discussione è nata quando Mauro Coruzzi ha chiesto al sindaco di Milano Beppe Sala, anche lui ospite del signor Costanzo, le regole sulle mascherine all’aperto nella città meneghina. L’uomo non è riuscito a rispondere perché Zorzi si è subito intromesso: “Sta al buon senso e alla coscienza di ognuno di noi, quando c’è tanta gente in centro, soprattutto nei periodi natalizi…“. Platinette, neanche a dirlo, non ha reagito nel migliore dei modi: “Se può parlare il sindaco magari“.
Sala, resosi conto della tensione, ha sganciato una battuta: “Lui (Zorzi, ndr) è il mio assistente“. L’influencer, che non ha peli sulla lingua, ha replicato: “Dato che sono un cittadino anche io…“. Il sindaco ha finalmente preso la parola e ha provato a spiegare la sua posizione: “Milano non è grande, tutti sanno che si intende la zona che va dal centro a San Babila, non servono cartelli“.
Costanzo, visti i toni, ha provato a smorzare la situazione: “Lei, Platinette, abita a Milano, giusto? E va in giro vestito così e si preoccupa della mascherina“. Il pubblico presente in teatro si è lasciato andare ad un fragoroso applauso.
L’intervento di Maurizio non è bastato a placare Zorzi e Platinette. Lo scontro si è riacceso in un lampo quando l’argomento si è spostato su una pubblicità norvegese di un Babbo Natale gay.
“Non sappiamo se Babbo Natale sia gay o no. Perché non potrebbe essere gay? Chi l’ha detto?“, ha ammesso Tommaso. Coruzzi ha replicato: “Una questione senza fondamento, questo è ritrasformare a immagine e somiglianza di un orientamento delle categorie che di per sé non richiamano ai gusti di letto. Così come non mi piace l’idea che adesso il mondo Lgbt sia diventato un mercato“. Zorzi si è limitato a sottolineare di non essere d’accordo, ma Plati è intervenuto a gamba tesa:
“Stavo finendo la frase… Ciascuno di noi ha un orientamento, il proprio non deve prevalere su quello altrui. Io non grido tutti i giorni sono etero o gay. Siamo esseri umani, punto e a capo. Se non sei d’accordo saranno cavoli tuoi. (…) Ma se c’è la tv piena di fr*ci! Basta con questo vittimismo. Siamo ovunque, anche troppo”.
Costanzo, a questo punto, è intervenuto per dare la parola a Zorzi:
“Non sono d’accordo. (…) Non capisco cosa toglie agli etero il fatto che ci siano bandierine Lgbt dove prima non c’erano. Se adesso si strizza l’occhio ai diritti, non viene tolto nulla a nessuno”.